Il gesto gentile del cagnolino disegnato

Omelette

Potrebbe dirsi la cosa più graziosa dell’anno, anzi perché no, di sempre. Questo brillante corto, disegnato attraverso l’uso di pochi e armoniosi colori, animato con uno stile semplice eppure estremamente personale, racconta la storia tenera di un cagnolino tondeggiante, probabilmente un bulldog francese, che aiuta il suo stanco padrone a prepararsi un’omelette. Si tratta della nuova creazione di , studentessa del California Institute of Arts. La forza espressiva della scena, commovente nella sua spontaneità, nasce proprio dalle sue varie possibili interpretazioni: l’argomento principale sembrerebbe essere l’amore di un cane per il suo proprietario; ma potrebbe anche trattarsi di una metafora per il bisogno di assistenza che si ha in un momento difficile della propria vita; o ancora, semplicemente di un racconto pseudo-avventuroso su di un tema classico, quello dell’animale domestico che assume, di nascosto e per brevi periodi, caratteristiche che sarebbero prettamente umane. In molti conoscono la condizione che domina la prima parte del cartoon: ci sono volte in cui lo sfinimento, fisico e mentale, è talmente dominante che ci si ritrova a proseguire col pilota automatico. La solitudine, allora come mai, non fa certo piacere. Per superare quei momenti, nulla funziona meglio della compagnia del proprio cane. Anzi, qualcosa ci sarebbe: un amico tondo, bianco e peloso che ti aiuta con le faccende quotidiane.

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Cartoni di metallo: forgiando la spada di Adventure Time

Man At Arms

Dietro ogni eroe c’è molto spesso un grande fabbro, ingiustamente dimenticato dai menestrelli e dalla storia. Praticare la forgiatura del metallo è un’arte antica e sofisticata, che richiede sapienza tecnica e una significativa esperienza. Eppure, le più grandi spade dell’epica leggendaria sono strumenti magici senza un chiaro artefice, comparsi misteriosamente dalle profondità di un lago o ricevuti in dono per l’intercessione di un’entità sovrannaturale. Perché, viene da chiedersi, il sapere artigianale non colpisce la nostra fantasia? Forse ci manca un’antonomasia di categoria, un costruttore di armamenti che possa considerarsi degno di Beowulf, Re Artù, Sigurd, l’Orlando furioso ed Elric di Melniboné. Sarà anche ora di cominciare a cercarlo. Fortunatamente, la TV americana d’intrattenimento riesce a rendere spettacolare qualsiasi mestiere: abbiamo avuto programmi di successo relativi all’abbellimento delle automobili, sulla gestione di un banco dei pegni e di un allevamento di coccodrilli… Da oggi, grazie al produttore per il Web Break Media, potremo anche seguire un vero fabbro mentre lavora nella sua officina. Questo è Tony Swatton, l’esperto proprietario di Sword & Stone, mentre s’impegna a dare forma fisica ad una delle spade più famose del mondo moderno: l’arma di Finn, il guerriero bambino del surreale mondo di Ooo, buffo protagonista a cartoni animati di battaglie incredibili, sterminate fan-fiction e innumerevoli cosplay.

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Astro Kitty, simpatica bambola nella stratosfera

Astro Kitty

L’invio di animali al di sopra dell’atmosfera terrestre non una novità. Negli anni ’60, agli albori dei programmi spaziali americano e russo, scimmie, topi, cani, maiali, rane e cavie domestiche furono utilizzate allo scopo di misurare le chance di sopravvivenza dei primi uomini destinati a camminare un giorno sulla Luna. Tutti, o quasi, conoscono Laika, il cane femmina che perse la vita nello Sputnik 2 e di recente si è molto parlato del macaco iraniano ritornato da eroe nel velivolo sub-orbitale Pishgam, oggetto dalla fine del mese scorso di numerose speculazioni e teorie. Meno famosi, ma altrettanto importanti, furono Felix e Félicette, i gatti spaziali francesi, l’uno fuggito dal suo giorno di lancio con rapidità e fortuna, l’altra ritornata sana e salva tra le strade di Parigi da cui era partita, grazie a una capsula dotata di paracadute. Le missioni di questi astronauti loro malgrado, talvolta fatali, hanno aperto la strada a nuove soluzioni tecniche e avvicinato di molto la strada verso altri mondi e mete lontane.
Tanto che, incidentalmente, risalire il pozzo gravitazionale del nostro pianeta e dominare la curvatura dell’orizzonte oggi non è più uno sforzo titanico d’ingegneria, a base di carburante e pesanti motori a razzo; talvolta basta attaccare la propria navicella a un grosso pallone, riempito per l’occasione del sempre più raro e prezioso elio. Praticamente, un gioco da ragazzi.

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MAN – Racconto animato della distruzione del pianeta Terra

Man

La marcia dell’evoluzione, fila ordinata di animali, scimmie e uomini primitivi, è un’immagine chiara e riconoscibile, rappresentata nei diorami di innumerevoli musei disseminati in ogni parte del mondo. Inizia con il modellino di un pesce primordiale, alla cui destra, forse su di un trespolo rialzato, è posto il ratto muschiato, abitante inoffensivo delle foreste del Triassico. Il piccolo fantoccio irsuto sembra colto in genere nell’atto di inseguire alcuni mammiferi disposti in sequenza crescente per complessità, fino a un punto fermo inevitabile: la proto-scimmia, primo dei nostri nostri diretti antenati, figura pensosa e ripiegata su se stessa, come oberata dal peso stesso della storia. E davanti a lei, sempre più eretti, marziali ed eleganti, gli ominidi preistorici, brandenti asce di selce, lance o raffinati archi da caccia. Forse un curatore particolarmente teatrale potrà aver posto al termine della sfilata l’Homo sapiens dei nostri giorni, non più armato di utensili ancestrali ma intento a leggere un libro, a parlare con un cellulare, a scrivere le sue memorie, eccetera. Ma la vetrina del museo finisce sempre lì. Per sapere cosa venga dopo serve, inevitabilmente, l’aiuto di un artista….

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