Guardatevi dal fluido magnetico che ingloba

Magnetic Putty

I fluidi non newtoniani sono una classe di sostanze polimeriche, generalmente di natura pseudoplastica, create in laboratorio per rispondere a una vasta serie di necessità. La loro caratteristica principale è il poter cambiare grado di viscosità, indurendosi in determinate condizioni. La più famosa tra loro, soprattutto per l’applicazione commerciale denominata Silly Putty, è un giocattolo simile al Pongo. Si tratta di un fluido molto denso, facilmente manipolato per fargli assumere una varietà di forme. Ma se qualcuno tenta di colpirlo bruscamente, o di tagliarlo con un colpo secco, s’indurisce al punto di diventare come una plastica durissima; tutto ciò che si ottiene, in tali casi, è la sua più completa frantumazione. Da tale strana entità chimica ci si sta muovendo, in tempi recenti, verso due direzioni contrapposte: come renderla utile e, naturalmente, il modo per farla diventare ancora più divertente. Da quest’ultima tendenza nasce la Magnetic Thinking Putty, un prodotto che mescola tale bizzarria ad un altro dei grandi misteri dell’universo: i magneti. Ottenendo una sorta di Blob inglobatore, che inesorabilmente si propaga per circondare e far scomparire ogni oggetto di metallo. Se un giorno tutti gli esseri viventi dovessero scomparire dal pianeta, non per questo cesserebbe l’eterna lotta per la sopravvivenza. Dadi e cubetti di ferro acciaioso avrebbero ancora un terribile nemico naturale, in grado di mangiarli nel giro di un minuto. Fino ad allora, sarà meglio guardarsi le spalle.

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I 50 glitch di Skate 3 che cambiano ogni legge della fisica

Chi è Helix Snake? Uno stregone folle che tenta a suo modo di apprendere l’arte della tavola di legno d’acero con le quattro ruote? Una creazione imprevista quanto indesiderata del sistema meta-informatico The Matrix? Oppure semplicemente un nerd allucinato che ha giocato per milioni di ore al videogioco Skate 3, trovando infine ogni suo possibile difetto di programmazione? Qualunque sia il metodo, l’effetto finale è qualcosa di mai visto prima. Nel corso di quelli che forse sono i 10 minuti più strani di YouTube (lo so, potrebbe trattarsi di un’iperbole) l’avatar coronato di questo individuo vola, rimbalza, passa attraverso il pavimento, proietta in aria cumuli di oggetti voluminosi, si teletrasporta attraverso e dentro i muri e si “suicida” in dozzine di modi estremamente coloriti e bizzarri. C’è qualcosa di profondamente comico nel realismo della grafica moderna, ormai perfettamente in linea con la teoria della uncanny valley, che finisce per scontrarsi con i limiti logici di quanto previsto dai suoi creatori. Osservare il malfunzionamento di questo tipo di videogiochi è come assistere ad un cabaret cosmico su scala ridotta, buffo e surreale nella sua totale coerenza a se stesso.

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