La danza folkloristica dell’airone bianco giapponese

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La danza degli aironi bianchi, detta Sagimai (鷺舞) è un’affascinante tradizione culturale, in origine parte delle festività shintoiste praticate presso il tempio di Yasaka, a Kyoto, dove antichi dipinti la raffigurano a partire dal XVI secolo. Parte della lunga serie di rituali che si tenevano annualmente in questo importante centro religioso, costituisce la rappresentazione di una leggenda importata dalla Cina, romantica e al tempo stesso un pò malinconica, in cui l’elegante uccello diviene il simbolo dell’amore impossibile tra una dea e un comune essere umano.  La più famosa versione moderna di questa danza, qui ripresa da un inviato del portale Photoguide.jp, viene occasionalmente messa in atto ad Asakusa, uno dei quartieri più caratteristici di Tokyo.

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Brahmā in b&w e la frullatura dell’Oceano Latteo

La mitologia delle antiche religioni è un campo di studi impegnativo ma che presenta molte vie di accesso. Lo strumento classico della ricerca accademica può servire a meglio contestualizzare culture e civiltà lontane; la sperimentazione diretta degli antichi testi fornire interpretazioni e chiavi di lettura personali…Talvolta però, senza passare per vie tradizionali, basta guardare un buffo cartoon e lasciar fare il resto alla giusta dose di curiosità intellettuale. In questo divertente video degli 1A4 Studios, che ricorda un pò lo stile di Keith Haring, viene raccontato il mito induista del Rimescolamento dell’Oceano Latteo, uno degli episodi più famosi degli antichi Purana.

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Civitatem turturis: quando l’uomo abita tartarughe

Le masse terrestri sono mobili. Viviamo in effetti sopra un sottile strato di terra, spaccato in più punti, che galleggia placido su mari di magma incandescente. Ogni qualvolta si verifichi una fluttuazione del delicato equilibrio geodinamico ne scaturisce una catastrofe…Uno spostamento anche impercettibile delle placche continentali si traduce in terribili terremoti, eruzioni vulcaniche e tsunami. Ma esiste un luogo fantastico che si sposta continuamente, portando con se foreste, animali e talvolta persino intere città. Si racconta di come il santo pellegrino Brendano di Clonfert incontrò nell’Alto Medioevo un’isola misteriosa, chiamata Jasconius. Dopo lo sbarco in questa terra disabitata, lui e il suo equipaggio celebrarono in pace la Pasqua. Sul finire del giorno tuttavia, una volta acceso il fuoco per la notte, si palesò d’un tratto l’orribile verità: il terreno sotto i loro piedi così improvvisamente movimentato era in realtà il dorso di un mostro marino colossale, lo Zaratan, talmente grande da sfidare l’immaginazione. Il pesce-tartaruga, anche detto isola vivente, è un antico animale mitologico che da allora è comparso più e più volte nella cultura umana, attraverso leggende, romanzi, cinema e fumetti.

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Il taglio del bambù che scaccia il male: un’antica festa giapponese

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