La patata tornado e il gelato gigante coreano

Potato Tornado

Quest’uomo brandisce nella sua mano destra un oggetto misterioso, che ricorda la forma di un’elica turbinante. Non si tratta di una sorta di sciabola o arma contundente, ma di un invenzione gastronomica dei Pojangmacha (포장마차) i tradizionali ristoranti mobili della Corea. Mmm, delizioso! In quel paese, come in molti altri luoghi dell’Asia orientale, c’è una predisposizione innata al consumo di cibo da passeggio, che nasce in epoche lontane e ha condotto, attraverso i secoli, a innumerevoli creazioni culinarie, tanto insolite quanto affascinanti. Lui è Steve Miller, alias QiRanger, famoso blogger viaggiatore, mentre il suo snack trova identificazione nel nome ammaliante di Tornado Potato, un binomio in lingua inglese talmente universale, e riuscito, da essere stato recentemente trasformato anche in marchio commerciale, ad opera di un imprenditore dello stato americano del New Jersey. Si tratta di una patata che viene fritta e poi tagliata a spirale, disposta lungo un bastone di lunghezza variabile e successivamente insaporita con formaggio, chili piccante e/o salsa barbecue. Talvolta viene realizzata mediante un apposito dispositivo, che permette addirittura di metterci dentro una salsiccia. Secondo Korea.net, il blog ufficiale della Corea del Sud, le prime patate tornado risalgono al 2005-2007, ma viene sottolineato come in patria stiano diventando un prodotto sempre più raro. Chi volesse fare l’esperienza di sgranocchiare uno di questi bastoncelli passeggiando per il quartiere commerciale di Myeongdong, a Seul, dovrebbe sbrigarsi a prenotare il viaggio. Mentre l’estate si avvicina, i banchetti stanno per sostituirlo con un’altra sublime diavoleria….

Potato Tornado 2

L’ambiente dei Pojangmacha è la succulenta fonte di ogni curiosità commestibile immaginabile a questo mondo. Una micro-galassia di gourmand creativi, che per necessità e piacere si mantengono sempre aggiornati sulle ultime novità del cibo da passeggio, in ogni sua connotazione e forma evolutiva. Per due dollari, a Myeongdong, oggi si può comprare un cono gelato gigante di cioccolato e vaniglia, alternativa rinfrescante all’oblunga piccantezza del tornado patatifero a spiedino. Trattandosi di un prodotto distribuito in maniera automatica, ci si aspetta tuttavia che il fruitore si occupi della difficile apposizione dell’ingente, fluida sostanza zuccherosa. Un procedimento tutt’altro che istantaneo, come dimostrato da un concentratissimo ragazzo del luogo, che impugna il piccolo cono con mano ferma e espressione assorta. Alla riuscita della precaria operazione Steve, con l’entusiasmo spontaneo di un bambino, riesce a trasmettere tutto il piacere di chi si trovi a ricevere una simile meraviglia gastronomica.
Entrambi i video provengono da una serie di reportage che il QiRanger ha realizzato per il blog Korea.net, completi di ricette ed articoli esplicativi. Sono presenti altri due episodi, su cibi da strada più antichi e tradizionalmente coreani: il topokki, gnocco di riso in salsa piccante e il bindatteok, un pancake condito con il kimchi, la pietanza nazionale a base di verdure fermentate.
In precedenza su questo blog abbiamo anche parlato del kkultarae, l’incredibile dolce da passeggio, simile allo zucchero filato, che viene comunemente detto baffo di drago.

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