Danza ancora una volta, ragno pavone, il tuo ritmo è poesia

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Uccelli dal canto celestiale, ricoperti di un piumaggio variopinto, che si inseguono nei limpidi cieli primaverili alla ricerca di una degna compagnia. Solo i più colorati, i più bravi nel canto e affascinanti nelle movenze riusciranno infine a conquistare il diritto a riprodursi, come imposto attraverso i secoli da quegli stessi meccanismi evolutivi in grado di renderli piacevoli e attraenti. Innumerevoli aspiranti poeti e cantòri hanno visto in queste dinamiche la metafora stessa del concetto di amore, reinterpretando con metriche umane le danze di corteggiamento del pavone, dell’uccello del paradiso, dello svasso maggiore… Ma tutt’altra storia sono i ragni. Creature piccole e pericolose, ingordi divoratori della fantasia popolare, i cui rituali d’accoppiamento arrivano a prevedere l’uccisione del partner nel momento stesso in cui la sua utilità giunge ad esaurimento. Chi mai troverà eleganza e distinzione nell’incontro tra due amanti appartenenti a tali genìe, mostri sottodimensionati con otto zampe irsute e appuntiti cheliceri velenosi? Forse è solo nel caso del Maratus volans, ragno pavone dell’Australia orientale, che qualcuno sarà pronto a fare un’eccezione.

Peacockspiderman, YouTuber australiano, da circa un anno insegue questi ragni e ne trae fantastici video macro-fotografici con tanto di colonna sonora, in cui il maschio esegue la caratteristica danza d’accoppiamento che da il nome alla sua specie. Questi ragni saltatori dall’addome multicolore, già osservati agli inizi del secolo dall’entomologo inglese Octavius Pickard-Cambridge, sono infatti soliti esibirsi di fronte alle femmine con uno speciale ventaglio rosso, blu, bianco e nero, che fanno vibrare, muovendosi da una parte all’altra, nel pericoloso tentativo di ammaliarle. Perché se l’approccio amoroso dovesse sfortunatamente fallire allora l’agognata partner, parente prossima della celebre vedova nera, non ci metterebbe poi molto a ricordarsi di avere in fondo una certa fame. A seguire un secondo video:

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