Trovato l’anello mancante fra pattini e skateboard

Freeline

I mezzi di trasporto più convenzionali comportano significativi sprechi: perché usare grossi autoveicoli quando si può andare in motorino? Perché spendere soldi in benzina se ci sono le biciclette? Per non parlare delle ingenti risorse impiegate nel costruire pneumatici, manubrio e sellino. Sarebbe più economico un monopattino. O ancora meglio, se si appartiene a quel gruppo elitario di persone che siano anche dotate di un ottimo equilibrio, spostarsi usando l’essenziale e semplicissima tavola da skateboard. Ma nel mondo moderno, in cui la cultura dell’ecologia assume ogni giorno un maggiore grado d’importanza, persino il legno è prezioso. Sarebbe meglio ridurne l’utilizzo. In fondo, ciò che conta sono solamente le ruote.  C’è una compagnia americana, nata grazie alla visione dell’amante degli sport estremi Ryan Farrelly, che ha immesso da qualche anno sul mercato un nuovo approccio al problema umano degli spostamenti su strada; un sistema improbabile, difficile da usare, certamente non alla portata di ogni tipo di utilizzatore. I Freeline Skates nascono come ausilio alla rischiosa pratica del downhill urbano, ovvero la rapida discesa di strade asfaltate mediante l’impiego di alcuni tra i più potenzialmente instabili fra tutti i veicoli del mondo sportivo: la tavola da skate, il longboard e i pattini in linea.  E nonostante la loro stranezza, questi nuovi dispositivi sarebbero anche più agili e flessibili di ogni alternativa tradizionale. Qualità che sono riuscite a trasformarli, insieme alla loro originalità, nello strumento preferito dal professionista Mattie Tyce, protagonista di questo video acrobatico freestyle.

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