Lo squamoso Melanocetus, orrido predatore degli abissi oceanici, per nutrire la sua insaziabile fame userà stanotte un artificio scellerato. Digrignando le fauci, nascosto in silenzio tra ombre oscure e fondali polverosi, sceglierà con attenzione il momento per accendere la luce arcana dell’irresistibile illicio, l’antenna bioluminescente che appartiene da millenni al suo retaggio evolutivo, perfidia vivente e insuperata di ogni remota profondità marina. La grottesca rana pescatrice, dunque, attende immobile l’ambita preda. Ma ad un tratto coi suoi occhi sporgenti simili a fari, adattati perfettamente all’assenza di luce naturale, il mostro scorge in anticipo un ignaro pesce vipera, vittima perfetta per la sua trappola più volte collaudata. Un punto brillante si agita nelle tenebre: l’antenna si è trasformata in invitante e inatteso pasto per il pesce inconsapevole, quasi come si trattasse di un piccolo e gustoso regalo di Natale. Con speranzosa aspettativa la creatura credulona si avvicina…Ma su di essa si chiuderanno invece, ghigliottine chitinose, mascella e mandibola del più tremendo incubo natante in tutto l’universo pelagico.
strano
Le metamorfosi bestiali del gentile porcellino d’India
Non chiamatele semplici cavie, potreste avere una sorpresa. Il sonno della ragione potrà anche generare mostri, ma non c’è niente di meglio di una sana dose di Photoshop per dare corpo fisico alle creature ibride di qualche incubo bizzarro e incomprensibile. O almeno, questo tende a verificarsi nel PC dell’utente di Reddit noto come Gyyp, autore di questa serie di fantasiosi face-swap, aventi come soggetto non i classici colleghi o amici, ma la più gentile e innocua delle creature domestiche, simpatico compagno, cibo mansueto e vittima inconsapevole della specie umana da millenni a questa parte. Ecco allora profilarsi uno scenario in grado di porre fine allo sfruttamento opportunista di questi buffi animali: perchè l’idea di imponenti leo-porcellus o feroci bison-porcellus, trasferiti come per magia nel mondo reale, potrà anche suscitare sentimenti contrastanti e un certo timore, ma tra questi troverebbe inevitabilmente spazio per un apprensivo e cauto senso di rispetto.
La stranezza delle capre
Dare spessore ai pianeti extraterrestri descritti nei racconti e film di fantascienza comporta inevitabilmente la progettazione di strane creature, se possibile distribuite a più livelli della scala evolutiva. Il fantastico attrae ciò che è diverso dal quotidiano e per questo ogni civiltà spaziale degna di tale nome dovrà avere al suo seguito animali altrettanto misteriosi: abbiamo visto bufali marziani incrociati con gli scarafaggi (Futurama) e pericolosi Bauli dai molti piedi ed altrettanti denti (Discworld) ma a volte basta guardarsi intorno per scoprire che le bestie aliene sono già, in un certo senso, tutto intorno a noi.
PhantomX, il ragno robot venuto dal futuro
Questa affascinante dimostrazione del più famoso prodotto della Trossen Robotics mostra un fenomenale ragno robotico a sei zampe che corre per il parquet di un soggiorno con notevole agilità e apparente autonomia. Le sue zampe metalliche producono un suono regolare ed insistente sul pavimento di legno della stanza, mentre i versi deliziati di un bambino, che finisce per partecipare dicendo la sua all’indirizzo della cordiale creatura meccanica, contribuiscono nel produrre una scena piuttosto strana ma anche graziosa e divertente.
Questo robot telecomandato, tra i più avanzati della sua classe, include tecnologie proprietarie di nuova concezione come i servomeccanismi DYNAMIXEL (serie AX) ed il temibile Robocontroller ArbotiX, ma anche e soprattutto un sistema operativo del tipo open source, ovvero che permette ai proprietari di modificare e potenziare le sue logiche di funzionamento. Eccolo dunque mentre, zampettando felice per tutta la casa, esegue con indubbia efficienza il Phoenix Code, un nuovo codice di programmazione scritto da Jeroen Janssen e adattato da Kurt Eckhardt.