Polka e balli da rave party, improbabile miscela

Polka Rave

Sul canale YouTube di Olli Gee, chitarrista del gruppo Death Metal tedesco Fleshcrawlc’è un video davvero singolare. Si tratta di un montaggio realizzato a partire da alcune sequenze di electronic body music, con suggestivi ballerini che spontaneamente si esibiscono per le strade, nei parchi e nei centri commerciali. La loro tecnica, nel contesto di quel particolare genere così strettamente legato agli eccessi delle grandi feste giovanili, sarebbe ineccepibile. Peccato che qualcuno, con una certa irriverenza e un chiaro intento di spiazzare gli spettatori, abbia deciso di cambiare musica. Anzi, meno male! Perché questo genio non ci ha messo quattro note come tutte le altre. Questa è vera Polka, baby! Nettare auricolare, il sacro nirvana sensoriale del Midwest nordamericano. Dal ripetuto umpapà, insistente e sbarazzino, prodotto inconfondibile della tuba/flicorno bombardona, s’identifica chiaramente il contesto: il brano è un pezzo di polka dutchmen, ovvero olandese, sotto-genere da cui traspare tutt’ora la voglia di ballare e divertirsi degli antichi popoli della terra di Bohemia.  Un suono così universale, tanto essenziale e distintivo, che si associa perfettamente, persino, alla gestualità ritmica e sincopata di questi futuribili cyberkids cybergoths, campioni dell’anticonformismo post-moderno. Neanche la croce gigante sull’abito pseudo-talare, un paramento degno del prescelto Neo, o le maschere anti-gas con lunghi dread verde/fluo sono elementi sufficienti a neutralizzare questo strano incontro di civilità: Bitte schön! Se io fossi uno di questi involontari protagonisti, non me ne sentirei affatto sminuito. Perdersi nel mare poetico della Polka è ultra-divertente, cribbio!

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