Illusione anamorfica: fantasia o suggestiva realtà?

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Se la mano è più veloce dell’occhio meglio allora sarà meglio non parlare della telecamera. Persino i prestigiatori dilettanti, grazie all’invenzione della TV, possono dare sfoggio d’incredibili doti manipolative e capacità illusionistiche d’eccezione, facendo misteriosamente svanire le loro avvenenti collaboratrici e gli orologi o portafogli del pubblico con l’abilità di validi e potenti stregoni. Perché se il punto di vista è fisso e registrato, tutto diviene soggettivo: ciò che guardi è solo quello che vogliono farti vedere, non puoi più fidarti di niente e di nessuno. Tranne che di di Djanii threedee, il mago della fotografia anamorfica, in grado di dare corpo e forma materiale alle immagini tridimensionali che dispone sul proprio tavolo.

La tecnica ottica impiegata nei suoi video, nata in campo cinematografico per adattare le pellicole tradizionali al nuovo formato widescreen, prevede nella sua applicazione originaria la deformazione intenzionale delle immagini e la loro successiva elaborazione tramite una lente speciale, in grado di riportarle al loro aspetto iniziale. Ma se l’intenzione è stupire lo spettatore, allora si può anche fare a meno di artifici tecnologici e sfruttare direttamente la prospettiva, come fatto con risultati davvero sorprendenti in questo affascinante video. Nel bicchiere stampato e pieno d’acqua virtuale che improvvisamente diventa in grado di accogliere una pallina, essendo tornato reale, davvero si realizza il senso del termine greco anamorphosis: “Ciò che è stato ricostruito di nuovo”.

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