Twitter, un grosso uccello che assilla i passanti

Gaillard Twitter

“Quel dannato pennuto azzurro cielo.” È notte tarda, in una città non meglio definita del sud della Francia. Il tepore primaverile diffonde un senso di tranquillità, che mai farebbe pensare a un qualcosa di sovrannaturale. La moglie dell’uomo sta cercando di consolarlo da diverse ore, ormai. “Estelle, non sono pazzo, capisci? C’è un uccello che mi segue. L’ho visto al centro commerciale, poi era lì, nel parcheggio. Quel delinquente…voleva rubarmi l’auto!” Estelle conosce bene suo marito, sa che è una persona con la testa sulle spalle. Il più delle volte. “Caro, vuoi spiegarmi questa pazzia? Gli uccelli non guidano la macchina!” Non ne può più di starlo a sentire. Dall’ora di cena stanno appostati in soggiorno, nel loro appartamento al piano terra, con le tende tirate per non vedere fuori. Mentre lui perde sempre di più il controllo di se stesso. “Era lì, era lì ti dico” Le mani nei capelli, la bocca contratta in una smorfia di sofferenza “Nessuno mi crede! L’uccello si nascondeva sul campo da golf, non mi ha fatto tirare!” E che diavolo, pensa lei. Quando mai si è visto un uccello gigante, con i piedi gialli, le piume azzurre e un ciuffo peloso sulla testa? Se solo avessi dato retta a mia madre. “Basta! Mi vuoi spiegare che…” Lui d’un tratto sembra trasalire, come se avesse sentito o visto qualcosa di tremendo. La giovane donna osserva attentamente il suo volto, segue la direzione dello sguardo. Verso e oltre la finestra della cucina, lasciata aperta per una svista. Nota qualcosa nel buio del cortile, che si avvicina silenziosamente. È un’ombra indistinta, dagli occhi tondi e penetranti. “Sigh!” Si volta di scatto. L’uomo di casa, nel frattempo, giace sconvolto sul divano. “Dannazione!” Colta da un’improvvisa ispirazione, Estelle apre l’armadio, tira fuori un pesante ferro 9 e preme l’interruttore accanto all’ingresso. Le luci si spengono. Abbassa la maniglia della porta, la spalanca con un calcio rabbioso e poi….

Leggi tutto

Sarà meglio non provocare i ninja urbani di Montreal. Altrimenti…

Ninja Montreal

Se incontri un ninja per la strada, sfidalo! Ma sii preparato, perché costui potrebbe avere dei rinforzi. Del resto, in una delle più affollate metropoli canadesi questa sarebbe in teoria un’eventualità improbabile. I veri esperti delle shinobi-no-mono (tecniche furtive) agiscono con il favore delle tenebre, lontano dagli occhi indiscreti di potenziali testimoni. Non si siedono nel mezzo di una piazza in pieno giorno, esponendo un laconico cartello con su scritto “FIGHT ME”. Non offrono la mistica katana di gomma a chiunque abbia voglia di mettersi in discussione impugnandola damblé, mettendo così a rischio la fondamentale missione. I servitori segreti dei daimyō, i potenti signori del Giappone feudale, erano troppo preziosi, in un certo senso, per affrontare il nemico a viso aperto. Non così, invece, il gruppo psichedelico dei CrazyUrbanPeople. Il loro attacco a sorpresa infatti, nonostante i costumi appropriatamente misteriosi e il commento musicale da film epico, viene realizzato secondo le regole illogiche di un codice speciale: quello degli abitanti di YouTube, luogo digitalmente folle e profondamente irriverente. Un guerriero dei nostri giorni, anche se veste in giacca e cravatta, non deve accettare le contingenze della vita come indiscutibili imposizioni. Rifiutare la flessibilità, annullare il cambiamento: questa è la sconfitta. Perché se incontri un ninja, sei in pericolo. Se ne incontri 10, la vedo male… A meno che tu conosca la legge scientifica sulla conservazione del ninjutsu: “C’è un totale unico di forza guerriera, suddiviso in parti uguali per ciascuno dei due schieramenti avversi [indipendentemente dal numero dei ninja]”. Perciò impugna la spada, eroe solitario. La termodinamica è dalla tua parte.

Leggi tutto

L’assurda novità di Pasqua: un pulcino in pillole

Pulcini in pillole

Pratico, semplice, conveniente. Il gadget del futuro è già qui, pronto per chi abbia il coraggio di portarselo a casa. Un uovo colorato, da mettere a centro tavola per fare una sorpresa agli invitati. Lo apri e dentro c’è una pillola. Ci metti l’acqua, KAZAM. Suddenly, un pulcino. A che altro può servire? Sei stanco ed abbattuto dopo una lunga giornata di lavoro. Abiti da solo, non puoi tenere un cane. Nessun problema, questo prodotto è fatto apposta per te! Lo tiri fuori dal frigorifero, lo lanci nel bicchiere e nel giro di un paio di secondi potrai goderti la graziosità del pennuto più soffice e tranquillo al mondo. Non devi dargli da mangiare, non sporca e dura solo pochi minuti, poi si mette da parte, pronto per la volta dopo. Verrebbe da chiedersi come tutto ciò sia possibile, ma leggendo l’etichetta si chiarisce ogni interrogativo: questo miracolo della tecnica è Made in ChinaDi questi tempi, basta la parola. Il misterioso e spregiudicato Oriente, secondo l’immaginario collettivo, può produrre e vendere qualsiasi cosa.
All’ombra della grande muraglia, stregoni taoisti tracciano rune e arcani trigrammi sulle pareti del pollaio. L’aria nebbiosa, che filtra e allontana la luce della luna, aleggia in vortici tortuosi, poi si ferma. Un lampo abbagliante scaturisce dal retro del fienile, seguito dal suono roboante di un clamoroso coccodé. La Grande Gallina ha compiuto il suo destino. Sotto il sedere un solo splendido, lucente uovo rosa, composto della più pregiata plastica dello  Zhongshan. Sia questo l’inizio di una lunga dinastia…

Leggi tutto

La prova dell’amico: una terribile candid

carlsberg

È la vicenda drammatica di un/una ragazzo/a come gli altri che, cedendo alla tentazione del facile guadagno, finisce per indebitarsi giocando a poker con gente dalla natura poco raccomandabile. Gaglioffi talmente minacciosi da risultare quasi comici, un poderoso concentrato di manierismi mafiosi provenienti da ogni parte del mondo. Ora, il problema è che a quel punto il/la giovane si ritrova bloccato al terzo piano di un vero e proprio palazzetto degli orrori, temendo sinceramente per la propria vita. Molte delle cose che si vedono in questo video sono il frutto di un’abile montatura: l’atmosfera noir tra crimine organizzato, gioco d’azzardo e tornei di lotta clandestini. Sono falsi i galli da combattimento, gli spiedini di scarafaggi, il cuoco mangiafuoco e la prostituta furiosa dentro all’ascensore. Ma l’amicizia, quella si, non puoi inventartela da un giorno all’altro. Perdoneresti un comune conoscente che ti chiama nel profondo della notte? Gli presteresti 300 euro? Lo andresti a prendere in una bisca malfamata perché possa rivedere casa? Ok, si tratta in fondo di una semplice candid camera ma, volendo credere alla premessa, stiamo pur sempre assistendo alla più notevole delle prove di coraggio moderne.

Leggi tutto