L’unico modo per trasportare una tartaruga azzannatrice

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Era nella sua natura di pollo. Perché aveva visto una polla. Per qualcuno si potrebbe definire storicamente inevitabile, altri s’illudono che fosse proprio quello l’obiettivo dell’überpollo… Ma ci sono animali che, dal canto loro, raramente attraversano la strada. La tartaruga azzannatrice per esempio, graziosa e amichevole abitante della parte orientale degli Stati Uniti e del Canada, tende a lasciarci spesso le sue (molto) metaforiche penne, con ovvi disturbi al traffico e causando l’occasionale e problematico incidente d’auto. I motivi sono diversi: innanzitutto, come le sue simili e vicine biologiche, non raggiunge la rapidità di spostamento della proverbiale lepre; poi c’è il piccolo problema del nome che gli hanno dato, in grado di suscitare immagini poco gradevoli di mani stritolate e dita umane stranamente poco numerose. Ma soprattutto va considerato il fatto che in effetti, lo spostamento a braccio di un compatto corazzato unghiuto dalla potente mascella e il morso rapidissimo, simile a quello di un serpente, è tecnicamente non proprio facilissimo da implementare. Meno male che in aiuto ci viene questo annuncio di pubblica utilità, realizzato dallo zoo di Toronto, in cui l’esperto s’impegna a trasportare coscienziosamente l’infastidito ma adorabile mostriciattolo da un lato all’altro della pericolosa striscia d’asfalto.

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La TV Porsche gigante che spunta come un fiore dal giardino

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Chi nasconde una botola metallica tra rose e camelie suscita nei vicini curiosi più di qualche ragionevole domanda. Scantinato segreto? Covo di androidi antifurto? Silo lanciamissili privato? Ripetitore occasionale di segnali in codice alieni? La realtà è che dal punto tecnologico viviamo ormai in un’era di trasformazioni e stravaganze meccanizzate, in cui l’unico limite oggettivo diventano spesso le risorse economiche a propria disposizione. Un problema che evidentemente non condizionerà affatto i futuri acquirenti di questo Porsche Design C-SEED 201, il più grande televisore per esterni mai realizzato. Basterà fare ritorno presso la propria lussuosa villa a bordo di una rara automobile d’epoca, sdraiarsi sulla poltrona da giardino assieme all’incantevole moglie e premere il tasto magico del telecomando. Come un baobab miracoloso emergerà dal terreno questo enorme monolite grigio, che inizierà poi ad aprirsi a soffietto; i 7 pannelli LED ultrapotenti si disporranno obbedienti in posizione di utilizzo; i 15 altoparlanti emetteranno la nostra musica come fossimo dal vivo e noi potremo essenzialmente vivere l’esperienza audio-visiva più realistica mai offerta al di fuori di quattro solide mura.

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Il 787 Dream Pass: un tour a 360° del nuovo jet della Boeing

Boeing 787

Negli ultimi anni si è molto parlato del futuribile jet di linea Boeing 787, primo aereo commerciale ad essere costruito primariamente in fibra di carbonio e altri materiali compositi, del 20% più leggero rispetto ai suoi predecessori. Dopo una lunga progettazione, conclusasi nel 2009 con la messa in opera del suo prototipo funzionante, nonchè il superamento di qualche significativo imprevisto, il mese scorso la United Airlines ha finalmente avuto l’onore di battezzare questo innovativo aereo nel suo primo trionfale volo con a bordo passeggeri paganti. I presenti, quasi tutti giornalisti o personalità note, hanno avuto modo di riscontrare caratteristiche di comfort, intrattenimento tecnologico e silenziosità decisamente sopra la media. Chi tra noi avesse perso tale occasione, o per qualsivoglia motivo non abbia ancora avuto modo di entrare in uno di questi evoluti mezzi di trasporto, potrà provare a immaginarne l’emozione attraverso la completa visita virtuale preparata per l’occasione dalla compagnia aerospaziale di Chicago, denominata Boeing 787 Dream PassSi tratta di una serie di video interattivi con tecnologia streaming a 360°, ovvero ruotabili a piacimento. Ce ne sono di ambientati all’interno della cabina di comando, in fase di decollo e di atterraggio e con tanto di commento audio opzionale, oppure tutto intorno alla carlinga e al di sopra delle ali in un’affascinante carrellata in steadycam.

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Non più semplici pneumatici: il futuro è l’elettromagnetismo

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La compagnia Sud Coreana Hankook (한국), operativa sin dagli anni ’40, sa come progettare uno pneumatico tradizionale: radiali o bias ply, per auto di serie o dotate di prestazioni particolari, le loro gomme sono oggi montate su centinaia di migliaia di veicoli in tutto il mondo. Ma eccoli alle prese con qualcosa di radicalmente diverso: un video virale in CG creato su misura per il circuito di YouTube, che si propone di mostrare, attraverso alcuni utopistici e strabilianti concept, la possibile interfaccia futura tra asfalto, guidatore e volante. Le nostre quattro banali ruote potrebbero allora diventare trasformabili, magnetiche, adattarsi alle asperità del terreno o persino alle curve più impegnative mediante l’impiego di settori multipli sfasati. Tutto questo sempre che qualcuno non crei prima l’auto volante di Marty Mc Fly, si intende.

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