Bombermine, battaglie online gratuite con 1000 giocatori

Bombermine

Oggi, nell’epoca di Farmville, Call of Duty e World of Warcraft, folle sterminate di giocatori sono continuamente in cerca di nuovi modi per incontrarsi e competere nei videogames, possibilmente con le centinaia dei loro amici su Facebook. Perché non guardare tutti, per una volta, al passato? Ci viene in aiuto un ignoto benefattore, per il momento senza nome, con il suo browsergame gratuito in HTML5 (che da qui funziona senza problemi usando Chrome e Firefox, ma non con I.E.). Non sono richieste alcun tipo di registrazione o download.
C’era un tempo in cui i giochi erano semplici per necessità e accessibili per inclinazione, la vecchia scuola nata in sala giochi e dotata di arcaiche console le cui prestazioni, sorpassate e limitative, venivano ancora misurate in bit. Ad allora (negli anni ’80) risale il più importante party game della storia, uno dei primi a supportare in quasi ogni sua versione un numero superiore ai due giocatori, arrivando talvolta fino a 8. Una folla, per l’epoca. Robottini dall’iconico caschetto bianco che s’inseguivano in un labirinto dalle fragili pareti, intenti a distruggersi vicendevolmente usando le più stereotipate e tondeggianti delle bombe da cartone animato. Quando finalmente, anni dopo, si diffuse il concetto di gioco online, primariamente nel mondo PC, furono gli esponenti dei generi più amati e moderni a cavalcarne l’onda: Doom, Quake, Diablo, Starcraft… Ma Bomberman (pardon, -mine) era ancora lì, in attesa!

L’eroe più riconoscibile della Hudson, compagnia giapponese con sede a Sapporo, continuò a ricevere sporadiche riedizioni lievemente aggiornate, quasi sempre ottimizzate per un multiplayer non particolarmente evoluto. Al massimo c’erano, fino ad ora, alcune versioni online della sua schematica impostazione tradizionale, più facilmente vendibile e accattivante. Nel frattempo questo programmatore indipendente, privo di scopi commerciali, stava gettando le basi per il suo approccio rivoluzionario a un classico senza tempo.
Non tutti i giochi sono scalabili all’infinito: immaginatevi il caos di una partita di calcio con 200 giocatori in campo, o l’impossibile complessità strategica di una scacchiera da 75 pedoni e 10 torri per ciascun lato… Tali problematiche sono presenti anche nel mondo dei videogiochi. Il continuo aumentare del numero di partecipanti ad una singola partita costituisce lo scoglio maggiore, ad esempio, per chi volesse avvicinarsi ai giochi RTS o agli sparatutto più competitivi. Un numero troppo elevato di guerrieri, soldati o generali virtuali, impegnati nel completare una ricca varietà di obiettivi contrastanti tra loro, sono la ricetta per ambienti e situazioni caotiche in cui la fortuna finisce per contare, a volte, più della stessa abilità.

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Persino i MMORPG moderni, giochi di massa per eccellenza, tentano di limitare l’operatività delle gilde organizzate negli spazi ben definiti delle istanze a numero chiuso, dei dungeon o delle zone PvP. Di pari passo con l’avanzare della tecnologia grafica, e quindi del numero di dettagli inclusi nei personaggi da un abile team di sviluppo, i giochi online stanno diventando sempre di più un passatempo adatto a piccole compagnie o al massimo gruppi di amici in cooperativa. Ecco quindi il bello di questo semplice browsergame: tutti possono capirlo in due minuti, non richiede un sistema dalle prestazioni elevate ma supporta server sterminati, con centinaia di giocatori che s’inseguono e interagiscono fra di loro. Non c’è altro obiettivo che andare in cerca dei power-up, per poi fare punti intrappolando gli avversari tra una parete e le proprie bombe. Alcuni aspetti sono certamente migliorabili: ad esempio mancano il sonoro e il supporto a community realmente organizzate, ma si capisce fin d’ora che questo servizio, a meno di un qualche incidente di percorso o un calo d’interesse da parte del suo creatore, farà presto parlare di se. Venite a provarlo anche voi, basta un click.

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