PS Vita game review: Sine Mora

Sine Mora è uno sparatutto a progressione laterale nello stile dei classici da sala giochi ma basato su concetti e dinamiche fortemente originali, proposto su PS Vita al costo di soli 10 euro. C’è un momento, nel quinto livello, in cui l’aereo del vecchio soldato/bisonte Ronotra Koss deve affrontare una gigantesca fortezza volante dell’esercito Layil: il suo piccolo aereo stile diesel-punk, armato fino ai denti, si inoltra in un labirinto metallico a pianta circolare punteggiato da torrette automatiche e nuclei lampeggianti. Il giocatore deve allora manovrare accuratamente il rapido velivolo di Koss mentre l’ambiente cambia, passaggi e vie di fuga spariscono ai lati dello schermo e barriere energetiche si aprono e chiudono ad intermittenza. Il contrasto tra la velocità del protagonista e l’inesorabile rotazione di questo enorme boss di fine livello è la dimostrazione perfetta del ritmo di questo gioco, così singolarmente altalenante fra attimi di pace apparente e manovre improvvise tra centinaia di proiettili e nemici colorati. Sine Mora, l’ultima creazione dell’eclettico designer giapponese Goichi Suda (a.k.a. Suda51) si propone di analizzare il concetto della manipolazione del tempo nei videogiochi e nel farlo ridefinisce profondamente le regole di un genere tra i più ortodossi e regolari.

La storia verte su temi classici ma presentati in modo particolarmente drammatico: il popolo degli Enkie, composto inspiegabilmente da animali antropomorfi, conosce il segreto per rallentare e invertire lo scorrere del tempo. Le loro genti vivevano in pace sul pianeta Seol finchè una tecnocrazia ostile e militarista non li ha sottomessi e ridotti in schiavitù, allo scopo di sfruttarne i poteri sovrannaturali. Dopo generazioni di sofferenza e ingiustizie due piccoli gruppi di soldati ribelli, l’uno comandato da un ex militare disabile e l’altro nato come movimento di resistenza, insorgono in contemporanea per interrompere forzatamente il dominio del sovrano di Layil, l’imperatore Nessa. Il racconto viene presentato attraverso dialoghi in ungherese e tocca temi tragici come la vendetta, il ricatto e il tradimento. Molti dei protagonisti hanno motivazioni personali tali da configurarsi come anti-eroi loro malgrado, combattenti costretti dalle circostanze o feroci assassini. L’azione si svolge attraverso 7 livelli di un pianeta spesso inospitale e vaste distese di metallo rugginoso, tra cieli inquinati, profondità oscure e mostri tecnologici fuori controllo.

Nella modalità storia il giocatore controlla a turno i vari personaggi, ciascuno dei quali posto alla guida di un aereo con armi e attacchi speciali differenti, cercando di evitare il fuoco incrociato dei nemici muovendosi unicamente sui due assi longitudinali. La grafica è comunque a tre dimensioni e l’inquadratura cambia spesso in brevi sequenze animate, con finalità stilistiche o narrative, mentre l’ambiente circostante viene mostrato in tutto il suo splendore o ci si posiziona automaticamente per il passaggio su un bersaglio particolarmente imponente e pericoloso. A differenza dei suoi innumerevoli predecessori, Sine Mora non prevede un sistema di vite extra ma piuttosto utilizza un timer: per ogni nemico abbattuto vengono aggiunti secondi, mentre essere colpiti li sottrae al totale, fino al game over. Subendo danni si azzera inoltre il moltiplicatore dei punti, la cui salita comporta invece un aumento dinamico della quantità di proiettili su schermo. Meno si sbaglia quindi, più il gioco diventa difficile. Per superare tale ostacolo viene concesso un sistema di bullet time regolato da una barra di energia, che permette di rallentare il tempo per manovrare meglio le sezioni più difficili.

La grafica di gioco, già normalmente di alta qualità artistica e tecnica, raggiunge l’apice al confronto con i boss di fine livello: creature meccaniche estremamente dettagliate, disegnate in larga parte dall’animatore giapponese Mahiro Maheda, famoso per il suo lavoro su Kill Bill di Tarantino, The Animatrix e Evangelion. Si va da grandi sentinelle tentacolari, del tutto simili a quelle affrontate dagli eroi della serie cinematografica The Matrix, a giga-ragni metropolitani e treni corazzati che trasportano intere basi militari. Il gioco prevede inoltre tre modalità alternative: un arcade-mode con solamente tre continue a disposizione, l’addestramento ai boss e uno score attack su ciascuno dei singoli quadri, pensato per competere nelle classifiche in sessioni brevi.

Funziona come gioco portatile?

Sine Mora si svolge in una modalità video letterboxed, con piccole bande nere sopra e sotto, come precisa scelta stilistica dei suoi creatori. Questa particolarità, pensata per aumentare l’effetto cinematografico grazie ai grandi schermi delle TV moderne, risulta lievemente fastidiosa sul display portatile della PS Vita. L’alta risoluzione e le dimensioni relativamente grandi della console Sony permettono comunque di seguire adeguatamente l’azione ed è difficile perdere la partita perchè non si era visto un ostacolo o proiettile. Tecnologicamente il gioco è fenomenale: la fluidità risulta quasi sempre perfetta e l’impatto visivo nel suo complesso è tra i migliori mai visti su un sistema a batteria, con nessun compromesso particolarmente evidente. Lo shoot’em’up classico è per sua natura un genere molto adatto come passatempo a breve termine, ma Sine Mora con le sue costanti pause ad effetto richiede attenzione e impegno superiori alla media; fortunatamente è possibile velocizzare le cutscenes premendo il tasto L, anche se tale effetto non è così perfettamente fluido come su Xbox e PC. Sarà comunque opportuno seguire la storia dall’inizio alla fine con attenzione, vista la qualità elevata e il tono molto interessante di quest’ultima.

Conclusioni

Si tratta di un gioco dallo stile grafico e narrativo molto particolare, davvero bello a vedersi e con una struttura immediata ma difficile da padroneggiare. La lunghezza dell’avventura è superiore a quella di un classico bullet-hell e la rigiocabilità, come sempre per questi giochi, è decisamente elevata.  Per chi volesse sperimentare l’esperienza al suo meglio, consiglio di rivolgersi prima alle versioni in vendita da più tempo su X-Box Live o Steam. Siamo comunque di fronte ad una conversione di shoot’em’up su console portatile probabilmente tra le migliori mai realizzate, avente per di più come soggetto un esponente di questo genere molto moderno, originale e assolutamente degno di nota.

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