I ponti arborei viventi di Cherrapunji, in Meghalaya

Lo stato di Meghalaya, nel nord-est dell’India, è una regione montana quasi completamente ricoperta di foreste subtropicali. Il suo nome significa “Dimora delle Nuvole” e vi si trovano alcuni dei luoghi più sacri alla religione induista, preservati da secoli ed abitati da una grande varietà di piante ed animali rari. Ma forse l’usanza più caratteristica del suo popolo è questa particolare forma di bio-architettura praticata dalla comunità di Cherrapunji (Terra delle Arance) il luogo più piovoso della terra. Vivendo a 2 chilometri di altitudine sul livello del mare e con fino a 25 metri di pioggia in un anno, concentrati per lo più nella stagione dei monsoni, gli abitanti del paese devono affrontare piene fluviali ed inondazioni particolarmente distruttive: si dice che nessun ponte convenzionale potesse resistere per più di qualche mese alla furia di queste acque.

In questo video tratto dalla serie di documentari Human Planetprodotti dalla BBC e narrati dall’attore John Hurt, viene mostrata la tecnica artigianale meghalayana che consiste nella messa in opera di ponti viventi, vere e proprie strade calpestabili costruite con le radici degli alberi del caucciù (Ficus elastica) che attraversando le generazioni crescono e si rafforzano fino a diventare strutture permanenti, indistruttibili persino per i fiumi vorticosi di quei luoghi unici al mondo.

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