Un pony ballerino che fa il moonwalk

Pony H3G

Il dressage, l’arte di far ballare i cavalli, talvolta non è altro che l’imposizione sugli animali di un canone d’eleganza esclusivamente umano. Dal ronzino al corsiero, dal palafreno allo stallone, fino ad ora non c’era mai stato un equino che avesse di sua iniziativa messo in pratica un vero e proprio passo di danza. Eppure, a giudicare dalla nuova pubblicitá online della compagnia telefonica Tre/H3G, per dare inizio alla festa bastava saper cercare bene e metterci la colonna sonora giusta: ecco ThePonyMixer, un canale di YouTube il cui video principale, nel giro di appena 24 ore, è già diventato il protagonista di caleidoscopiche .gif animate, parodie e discussioni senza fine sulle board d’intrattenimento e nei principali social network. Il protagonista è un simpatico pony, del tipo classico delle Highland scozzesi, che s’improvvisa l’emulo quadrupede di Michael Jackson e camminando all’indietro, con fare sciolto e disinvolto, si fa un giro tutto intorno all’antico menhir, per poi arrivare a ritmo di musica nei quattro angoli della più alta scogliera locale. Fermandosi (per sua fortuna) a pochi centimetri dal baratro abissale. L’aspetto più singolare e divertente della scena, realizzata ovviamente con l’assistenza del computer, è proprio il modo improvviso e spontaneo con cui il pony sembra aver sviluppato questa sua velleità così tipicamente umana, che anzi a un certo punto si preoccupa persino di nascondere dagli occhi del suo ignaro padrone, casualmente di passaggio su di un grosso trattore.

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I pony delle Shetland si mettono il golfino

Cardigan Pony

Baruk Khazâd! Khazâd aimênu! Asce dei Nani! I Nani vi assaltano! Tra tutte le civiltà tolkienane, quella più legata al corpus leggendario vichingo rientra anche tra le meno alte o amanti dei rasoi. Magnifici fabbri, abitanti delle miniere, costruttori di fortezze e guerrieri senza pari. Ma i Nani della Terra di Mezzo avevano un punto debole: andare a cavallo. Perché il piú delle volte non disponevano di quello giusto. Peccato vivessero a grande distanza dal Nord della Scozia, sulle isole delle Orcadi e delle Shetland, dove c’è una razza di pony che, come loro, è tra le più piccole e resistenti del suo genere. Cavallini coraggiosi, barbuti, un pò tarchiati, che anticamente trasportavano i materiali di scavo delle miniere e oggi insegnano ai bambini a cavalcare, approfittando talvolta dell’occasione per rendersi famosi. Come avviene in questo video, realizzato dal maneggio Thordale Shetland Stud Centre, in cui i due pony Vitamin e Fivla agiscono da ambasciatori per il turismo della Scozia, vestiti in un certo senso alla maniera di guerrieri d’altri tempi. Quale armatura avrebbero forgiato i Nani per questa nobile bestia? Placche articolate di metallo, maglia di ferro sotto la sella, ginocchiere…

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La cavalla che sa come aprire ogni tipo di porta

mariska

Si chiama Mariska ed è una cavalla attualmente incinta di razza frisone, che vive nella fattoria Misty Meadows in Michigan, insieme a tre suoi simili, due gatti, quattro polli e i suoi due padroni Sandy e Don Bonem. É uno di quegli animali che, per qualche motivo, sviluppano prerogative insolite, generalmente appannaggio dei soli esseri umani. Infatti Mariska apre le cose. Gira le maniglie, alza i saliscendi, rimuove i chiavistelli, spinge le porte scorrevoli con il muso, solleva i coperchi dei frigoriferi…Nulla, a conti fatti, sembra porre un limite alla sua indole smaliziata e velatamente sovversiva. Gli abitanti delle città sono abituati ad attribuire doti di furbizia e versatilità agli animali che li circondano, soprattutto cani e gatti, ma raramente si pensa alla naturale scaltrezza che caratterizza gli erbivori, come l’equino. Una creatura che nei secoli ci ha assecondato, trasportato e assistito in molteplici situazioni e che solo in epoca recente si è finalmente liberata, grazie all’invenzione dell’automobile, dei suoi compiti più umili e noiosi. I cavalli moderni, trasformati in eroici corridori, attori del cinema e persino artisti dell’evasione, forse inizieranno finalmente a mostrarci quell’intelligenza distintiva che fino ad oggi non avevamo mai notato.
Come i previdenti delfini raccontati dall’autore inglese Douglas Adams, che furono i primi a lasciare il pianeta Terra nel momento della catastrofe aliena pronunciando le famose parole: “Addio, e grazie per tutto il pesce!” Chissà che non finisca invece per trattarsi dell’avena?

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