Il bagnetto del pitone

Julius

Quando vivi con un pitone burmese albino lungo come un’automobile familiare, le tue giornate assumono pieghe impreviste. Julius, esponente di una della specie di serpenti più grandi che si possano detenere legalmente, è un tipo davvero tranquillo. Superata la sua ribelle adolescenza, raggiunta la più totale pace dei sensi, si è trasformato da tempo nel perfetto animale domestico per la sua padrona, Jenner. Tranne quando si tratta di fare il bagno. In questi casi, si sa, tutti i nostri beniamini tendono ad essere piuttosto recalcitranti: i cani uggiolano sotto al letto, i gatti scappano in cima alla mobilia di casa, attaccandosi alle tende, eccetera. Che potrà mai fare il signore supremo dei rettili, questo drago scaglioso giallo ambra? Assolutamente nulla. Lui giace, inerte e del tutto non collaborativo. Il che, trattandosi di una bestia dal peso di 60 Kg, costituisce un ostacolo non da poco. I cantori greci avrebbero scritto un poema su questo combattimento epico, gli scaldi vichinghi e i bardi celti ne avrebbero tratto una canzone. Dal faticoso trascinamento di un simile antagonista sarebbero nate leggende, narrate con entusiasmo attraverso le epoche antiche. La cosa più assurda è che una volta in acqua lui sembra pure contento. Nei commenti al video della sua padrona è chiaramente spiegato come gli occhi dei rettili, a differenza di quelli umani, siano del tutto immuni al fastidio dato dal sapone. Facendo saettare la lingua il recalcitrante biscione finisce così per rassegnarsi. Inizia il lavaggio, con una procedura vagamente simile a quella usata per testare la camera d’aria di una bicicletta in un secchio d’acqua. Nessuna vasca umana potrebbe contenerlo tutto intero, così Julius viene immerso, un segmento dopo l’altro, finché il suo corpo tubolare non torna splendente e profumato. Chiunque sarebbe orgoglioso di possedere una tale meravigliosa creatura. Sono così tanti i momenti da ricordare…Vediamone alcuni.

Julius 2

Julius accende le luci di casa e apre le porte. Il che ha perfettamente senso, del resto. Il python molurus vive fino a 25 anni, finendo per diventare un coinquilino piuttosto esigente. Non puoi metterlo in un terrario, soprattutto viste le sue considerevoli dimensioni, quindi lui ogni tanto ha voglia di fare le sue esplorazioni. Magari sei in salotto, che guardi assonnato la tv, quando all’improvviso scorgi una sottile fessura di luce che lentamente si allarga ai margini del tuo campo visivo. Poi, SPLAT. “Cara, il serpente ti cerca. Gli hai già dato da mangiare?” Strisciando, ci si abitua. Un bisogno che non hanno i bambini, tendenzialmente già ottimi amici di tutti gli esseri naturali. Nei molti video pubblicati da Jenner, assidua utente del portale Vimeo, ce ne sono alcuni in cui Julius incontra un pargolo, probabilmente il giovanissimo figlio della sua padrona. Sono attimi poetici, pieni di carezze e sbaciucchiamenti. Qualcuno sarebbe tentato di giudicare, però in fondo che male c’è? Vediamo continuamente immagini di cani, anche di grossa taglia, felicemente assieme a qualche cucciolo della specie umana, da loro accudito e protetto con vero amore familiare. Non si può sempre pensare al pericolo “in potenza”. Se in casa c’è un pitone, occorre pitonare. Altrettanto memorabile, per altri motivi, è stato il giorno in cui è venuta in visita l’amica di famiglia (?) Daria.
C’è un video grazioso, poi, ma dalle implicazioni lievemente più tetre e preoccupanti. Julius indossa un calzino sulla testa, con due simpatici occhi tondeggianti incollati sopra. La padrona, con voce giocosa gli chiede  “Where’s your bunny? Where is it?”. La scena si svolge nuovamente all’interno della vasca, un luogo facile da pulire. Ecco, senza entrare nei dettagli, diciamo che c’erano una volta tre coniglietti. I loro nomi erano Colazione, Pranzo e Cena….

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