Il bracciale che sostituirà le nostre chiavi e password

Nymi

La via per accedere al cuore di un uomo passa attraverso la cucina, dicono. E da oggi sarà vero anche l’inverso: per entrare dentro una cucina o camera da letto, dovrai passare attraverso il nucleo segreto del Suo cuore. Non fisicamente, anche perché tale proposito porterebbe a significative complicazioni di carattere cardiovascolare, bensì mettendo a frutto lo strumento omni-pervasivo della solita tecnologia moderna. Nymi è un braccialetto, sobrio se non proprio bellissimo, dotato di un sensore biometrico per la misurazione del battito cardiaco. Fin qui tutto normale, vista la diffusione di simili prodotti in qualsiasi negozio che venda articoli sportivi. Però, piuttosto che rivolgersi a podisti e altri praticanti di attività fisiche controllate, la ragion d’essere di un tale implemento sarebbe qui di tutt’altra natura, anzi potenzialmente quasi rivoluzionaria: farsi riconoscere con sicurezza da ogni tipo di meccanismo artificiale della società civilizzata, tramite lo standard senza fili del Bluetooth. Il nostro ECG è unico e inimitabile, come un’impronta digitale. Nel video di presentazione, girato secondo le ormai precise regole dell’iMarketing (l’idillico stile promozionale inventato dalla Apple) viene mostrata l’abbagliante visione di un futuro che dovesse adottare, tout court, questo innovativo metodo di autenticazione. Un giovane ben vestito, l’ipotetico executive di una generazione che quel particolare ruolo l’ha visto solo da lontano, apre la porta di casa, la macchina, il tablet, il cellulare, la valigia, il registratore di cassa di un ristorante, il portellone di un aereo… Apre tutto e tutti, praticamente qualunque cosa, senza tirare fuori neanche una password o chiave fisica di alcun tipo. Il suo laptop, spontaneamente, lo saluta per nome. Entra nell’hotel e appese alle pareti, come per magia, compaiono le foto della sua famiglia. Ora, a parte l’ultimo punto che magari lascerebbe un po’ il tempo che trova, va detto che in questa campagna pubblicitaria c’è una chiarezza d’intenti davvero singolare, degna di essere lodata. Nell’epoca in cui simili prodotti promettono di continuo l’impossibile, tutto quello che viene mostrato sarebbe in effetti piuttosto facile da implementare, previa diffusione di questo interessante prodotto. Il problema è sempre quello: l’imposizione di uno standard nuovo, soprattutto in un campo delicato come quello della sicurezza. Per lo meno, Nymi può vantare una genesi scientifica di tutto rispetto.

Il braccialetto nasce da un’iniziativa commerciale del Creative Destruction Lab, un organo accademico dell’università di Toronto. La compagnia produttrice, chiamata appropriatamente Bionym, nasce nel 2011 grazie all’operato di Karl Martin e Foteini Agrafioti, inventori di un innovativo metodo di misurazione dell’elettrocardiogramma, basato unicamente su soluzioni software tutt’altro che specificihe. Inizialmente, in effetti, l’obiettivo era concedere tale mezzo in remunerativo utilizzo ai produttori di tablet e smartphone, affinché lo includessero nei loro prodotti più venduti, insieme a soluzioni hardware integrate. Tale strada si è rivelata, a conti fatti, non percorribile. Il prodotto definitivo quindi, del tutto a se stante, nasce per interfacciarsi con un sistema di autenticazione a due fattori: la mattina, al momento in cui si indossa il bracciale, occorre sincronizzarsi tramite una app per cellulari. Da quel momento e per tutta la giornata, Nymi garantirà per noi, purché resti al nostro polso. Senza il battito del cuore precedentemente registrato, non funzionerà più.
Ci sono alcuni significativi vantaggi rispetto alle soluzioni più convenzionali. La semplice password, con l’aumento del patrimonio di account per ciascun individuo, costituisce un sistema progressivamente inefficace; molte persone impiegano sempre la stessa per ogni servizio, magari persino variazioni sul tema della solita data di nascita. Le chiavi hardware USB, come quella della serratura, puoi sempre perderle o fartele rubare. Le impronte digitali dal canto loro sono ovunque, su tutto quello che tocchiamo. Anche se la loro riproduzione richiede competenze particolari, non è del tutto al di fuori del possibile. Ogni metodo ha i suoi pro e contro.
L’avveniristica scansione della retina, come ci insegna la cinematografia splatter di certi film d’azione, può portare a fastidiose enucleazioni di utilissimi bulbi oculari, previa prematura uccisione dell’agente della CIA, dello scienziato o della guardia dell’installazione segreta di turno. Sotto questo e molti altri punti di vista, il braccialetto Nymi risulta decisamente più accattivante. Apertura garantita, si, però soltanto se lo sfortunato sopravvive (occhiuto) a quella…Fatidica scena! Nel mondo reale, si può attualmente prenotare per la modica cifra di 79 dollari.

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