Jumpy, il cane da sei milioni di dollari

Jumpy the Dog

Jumpy è un incrocio tra Border Collie e Australian Cattle Dog, razze note per la loro capacità di affrontare e vincere qualsiasi prova di abilità. Purtroppo nessuno, ormai, osa sfidare Jumpy. Perché questo è un cane da sport estremi che, a parte camminare attraverso i muri, può fare qualsiasi cosa: salta più leggero dell’aria, volando oltre i furgoni e le auto parcheggiate, si tuffa nelle profondità di piscine olimpioniche in cerca di pupazzi prossimi all’annegamento e poi, per buona misura, governa abilmente difficili mezzi di trasporto come lo skateboard e la tavola da surf. Se Jumpy fosse la versione a quattro zampe di un attore famoso, sarebbe il più adrenalinico degli Arnold Schwarzenegger, quello di Terminator e Commando. Se usasse il paracadute da altezze stratosferiche, tutti lo chiamerebbero Felix Baumgarten. Diretto dal regista di film d’azione Michael Bay, sventerebbe invasioni aliene o terribili attentati in ogni angolo del mondo. Dopo aver dominato gli elementi nel corso di un breve ma intenso minuto, eccolo che se ne va sul suo monopattino, verso il tramonto. Coraggio, competenza e fedeltà accompagnano il suo cammino: sia questa l’origine di una Star?! Il segreto sta (quasi) tutto nell’addestramento. Il resto, come sempre, è leggenda.

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Trovato l’anello mancante fra pattini e skateboard

Freeline

I mezzi di trasporto più convenzionali comportano significativi sprechi: perché usare grossi autoveicoli quando si può andare in motorino? Perché spendere soldi in benzina se ci sono le biciclette? Per non parlare delle ingenti risorse impiegate nel costruire pneumatici, manubrio e sellino. Sarebbe più economico un monopattino. O ancora meglio, se si appartiene a quel gruppo elitario di persone che siano anche dotate di un ottimo equilibrio, spostarsi usando l’essenziale e semplicissima tavola da skateboard. Ma nel mondo moderno, in cui la cultura dell’ecologia assume ogni giorno un maggiore grado d’importanza, persino il legno è prezioso. Sarebbe meglio ridurne l’utilizzo. In fondo, ciò che conta sono solamente le ruote.  C’è una compagnia americana, nata grazie alla visione dell’amante degli sport estremi Ryan Farrelly, che ha immesso da qualche anno sul mercato un nuovo approccio al problema umano degli spostamenti su strada; un sistema improbabile, difficile da usare, certamente non alla portata di ogni tipo di utilizzatore. I Freeline Skates nascono come ausilio alla rischiosa pratica del downhill urbano, ovvero la rapida discesa di strade asfaltate mediante l’impiego di alcuni tra i più potenzialmente instabili fra tutti i veicoli del mondo sportivo: la tavola da skate, il longboard e i pattini in linea.  E nonostante la loro stranezza, questi nuovi dispositivi sarebbero anche più agili e flessibili di ogni alternativa tradizionale. Qualità che sono riuscite a trasformarli, insieme alla loro originalità, nello strumento preferito dal professionista Mattie Tyce, protagonista di questo video acrobatico freestyle.

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