La mitologia delle antiche religioni è un campo di studi impegnativo ma che presenta molte vie di accesso. Lo strumento classico della ricerca accademica può servire a meglio contestualizzare culture e civiltà lontane; la sperimentazione diretta degli antichi testi fornire interpretazioni e chiavi di lettura personali…Talvolta però, senza passare per vie tradizionali, basta guardare un buffo cartoon e lasciar fare il resto alla giusta dose di curiosità intellettuale. In questo divertente video degli 1A4 Studios, che ricorda un pò lo stile di Keith Haring, viene raccontato il mito induista del Rimescolamento dell’Oceano Latteo, uno degli episodi più famosi degli antichi Purana.
animazione
Il perturbatorium dadaista del dott. Colin Raff
Negli abissi digitali della piattaforma di micro-blogging Tumblr si nascondono alcune delle mostruosità più surreali del web: fumetti bizzarri, fotomontaggi totalmente irragionevoli e soprattutto, più di ogni altra cosa, le migliori .gif animate del genere creepy, totalmente slegate dal concetto di realtà e riutilizzate ad æternum su forum, newsgroups, chan e social networks come risposte ad effetto, firme incomprensibili o distrattori “di deragliamento” dei già tenui fili logici discorsivi in atto (threads) verso l’ignoto ed il totale nonsense. Tra i più prolifici creatori di queste strane animazioni pseudo-situazionali occupa un posto di primo piano l’illustratore e scrittore americano Colin Raff.
L’autore identifica i pittori Goya, Bruegel ed Ernst come suoi principali ispiratori ma a mio parere anche Tim Burton e Terry Gilliam sono loro complici inconsapevoli, soprattutto nel caratterizzare molte di queste creature decisamente originali ed il più delle volte del tutto monocromatiche. Personaggi come Electrotagoras la mummia barocca, il puppenoptride ovvero l’insetto burattinaio nato senza una testa, l’uomo dalle molte facce ed il sempre fondamentale stambecco inquisitorio, che si affaccia discreto alla finestra per fare da testimone ad un indigesto pasto geometrico.
Queste vecchie foto in bianco e nero nascondono qualcosa di insolito
Certe volte, guardando il ritratto del principe di Solms-Baruth, si riesce a percepire nel suo fare contemplativo l’atmosfera fiera e rigorosa della Bassa Lusazia al tempo del regno di Boemia. Altre invece, la medaglia sull’uniforme gira due volte in senso antiorario, la testa si solleva con uno leggero sbuffo di vapore, il corpo si divide, gli ingranaggi girano vorticosi e noi scopriamo di trovarci di fronte ad un androide steampunk.
Capita, generalmente, nei dintorni del tumblr di fluxmachine (alias Kevin Weir) dove risiedono una serie di strane animazioni in formato GIF realizzate a partire da foto d’epoca. Questo tipo di file, utilizzato per banner o piccoli elementi decorativi, trova spesso collocazione nei luoghi più disparati per il suo effetto inerentemente misterioso: non è un’immagine, non è un video; si ripete all’infinito; non parla, non ha nulla da dire. Una GIF animata è come la foto di un ricercato sui quotidiani di Harry Potter, quasi uno spettro nel computer condannato a ripetere per sempre i gesti compiuti in vita…