Gatto musicista! Suoni il pianoforte per le soap?

Gatto Soap

Avete mai visto qualcuno che piange sulle note di un banjo, un ukulele o un mandolino? Per toccare le corde dell’anima occorre uno strumento nobile, che coinvolga. Come il pianoforte delle soap. Ci sono mille serie TV in onda ma ben poche soluzioni musicali. Racconti tremendamente complicati, tortuosi, che dipingono le interazioni sociali e gli affetti umani alla maniera di un dramma senza uscita…Du-du-du-duuun! Coppie di spasimanti che si lasciano per malaugurate coincidenze. Tresche maligne, rivelate all’ultimo minuto dalle suocere spietate. Nelle saghe familiari di Beautiful e Dallas, nelle tragedie di Sentieri e Il tempo della nostra vita si concentra ogni fisima, ogni fantasticheria o timore dell’uomo e della donna moderni, sovrapposti l’uno all’altro in un vortice di fiammate passionali e terribili afflizioni. Il successo di queste rappresentazioni pseudo-teatrali, diretta evoluzione o devoluzione delle tragicommedie antiche, è stato sufficiente alla creazione di un canone estetico specifico, ormai praticamente irrinunciabile. C’è uno stile di recitazione, quello di chi parla mentre cerca in qualche modo…di…trattenere l’emozione, fra lacrime e accenni di singulto; c’è un certo approccio all’abbigliamento e agli arredi scenografici, selezionati attentamente per suscitare il fascino della middle-class americana. E poi c’è la musica. Non c’è spazio, nelle soap, per la spontaneità orecchiabile del pop, del country o del rock, troppo leggeri e spensierati. Questo, il gatto lo sa. E risolve il problema, finalmente.

Non è facile scrivere temi per questo genere di telefilm. La musica deve essere lenta ma accorata. Intensa eppure equilibrata. Fra una pubblicità e l’altra, nel giro di 30 minuti al massimo, dovrà sottolineare l’alternarsi di momenti gioiosi (Mamma! Carrie è incinta!) Problematici (O noes! Carrie, cosa intendi “il figlio non è mio?”) E tragici (Non sono stato io a sparare all’idraulico, lo giuro!) Servono persone capaci, per curare un simile aspetto e le sue molte sfaccettature. A meno di volersi accontentare; come fanno molti produttori. Così finiamo per avere queste scene tremendamente pesanti, scure, tristi, con accordi ripetitivi e…lenti… In fondo, non serve pagare qualcuno per ottenere tali risultati. Sembra assurdo spenderci dei soldi: molto meglio usare l’animale di casa. Così faceva notare la ragazza di tvboy88 a quest’ultimo, nell’interesse di trovare un qualche tipo di soluzione. E per questo lui, YouTuber patentato, ha scelto di dimostrare il concetto con un video di elevato interesse scientifico.
L’agile felino, inseguendo un croccantino lungo i tasti di una pianola, provvede all’accompagnamento di un matrimonio carico di sottintesi. Suona bene. Forse, non si nota neanche la differenza. Di sicuro, non si può dire che stia eseguendo il pezzo come un cane, perché sarebbe un controsenso, miao.

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