Wii U game review: Nano Assault Neo

Febbre alta? Dolori alle articolazioni? Mal di testa? Abbiamo una cura perfetta per ogni malanno, basta un attimo e passa tutto, senza controindicazioni. Infermiera, faccia sdraiare il paziente mentre indosso la tuta spaziale e miniaturizzo il mezzo da combattimento, l’ultima volta siamo entrati senza portare i siluri fotonici e non è andata benissimo…Come dice? Si, conosco i rischi, ma curare con le armi intergalattiche è un procedimento nuovo che distrugge il male alla radice, non importa quanto mortifero o blindato. Non c’è fuoco amico che tenga: in fondo la guerra è guerra, anche se microscopica. Ora, l’importante è tenere d’occhio gli enzimi inibitori e i reporter globuli rossi. Questa è un’operazione segreta, non vogliamo certo finire al telegiornale! Lanciarsi dalla punta di una siringa nel mare batterico in fermento richiede coraggio e non c’è nessun altro a disposizione. Sono l’ultima speranza di questo povero malato di raffreddore. Quando sgancio le mie bombe io sono la Guarigione, senza alcun rimorso: amo l’odore dei linfociti in fiamme di prima mattina, profuma di scienza medica!

Nano Assault  Neo è un twin-stick shooter ambientato all’interno di sedici non meglio definite cellule micro-spaziali, ciascuna delle quali infestata da creature virali particolarmente ostili e armate fino ai denti. Per risolvere l’infezione, il giocatore affronterà il nemico pilotando dall’alto la classica astronave di questo genere di giochi, in grado di muoversi agilmente e sparare indipendentemente in tutte le direzioni. Il gioco è prodotto da Shin’en, uno sviluppatore ormai quasi second party de-facto di Nintendo, particolarmente noto per la sua competenza tecnica e l’abilità nel produrre giochi arcade vecchio stile. Si tratta del seguito di un gioco dell’anno scorso uscito sui soli 3DS americani. Questo sequel arriva con il compito non facile di lanciare la nuova infrastruttura online del Nintendo Network, come avvenne ai suoi tempi con X-Box Live Arcade e Geometry Wars: Retro Evolved, Sony PSN e Super Stardust HDE’ una delle poche esclusive disponibili al lancio per Wii U.

Riprendendo il concetto di base reso popolare in tempi recenti, l’antica bidimensionalità dei giochi da sala stile Asteroids viene qui arricchita con l’aggiunta sullo sfondo di un grande oggetto dotato di profondità, intorno al quale si svolge tutta l’azione di combattimento. Un’evoluzione simile a quella avvenuta nei platform games con Super Mario Galaxy. Ma in questo Nano Assault non ruoteremo su eleganti sfere galattiche perfettamente uniformi e circolari, bensì saremo chiamati a barcamenarci su imperfette e bitorzolute unità biologiche di uno strano organismo vivente. Un’essere probabilmente alieno che dentro al corpo ha superfici magmatiche, erba rigogliosa, pinnacoli piliferi torreggianti, soli splendenti e barriere serpentiformi roteanti di un acceso color verde brillante…Viene da chiedersi quale assurda malattia possa sopravvivere in ambienti tanto ostili, ma il manuale non ci viene in aiuto. Di certo, i mostriciattoli che affronteremo non sono quelli presenti in un classico libro di medicina. Se prima sparavamo ad impersonali asteroidi e ufo, qui avremo a che fare con polipi e stelle marine, virus esplosivi, insetti mimetici e vermi scavatori, il tutto impreziosito da una gamma cromatica ricca e variegata, che per di più codifica i nemici per tipologia: i rossi sparano, i viola cercano e i verdi esplodono. Tra i punti forti del gioco c’è sicuramente la grafica, definibile senza indugio come una delle migliori viste in questi primi giorni di Wii U.

Le superfici presentano complessi effetti di rifrazione, trasparenze e un ottimo uso del bump mapping, mentre la quantità di effetti e nemici sullo schermo rientra tra le migliori della sua classe; con un armamento potenziato al massimo in effetti diventa talvolta difficile seguire l’azione, tanti sono i raggi laser che si incrociano in ogni direzione e le molteplici esplosioni pirotecniche con cui si sta curando il paziente, un cratere alla volta. Come da tradizione dell’epoca 8 e 16 bit, raccogliere in sequenza le lettere che compongono la parola B-O-N-U-S consente l’accesso ad un livello “segreto” in cui avanzeremo nel senso della profondità attraverso vene cavernose piene di ostacoli, cercando di raccogliere i preziosi punti di potenziamento. Tra un livello e l’altro potremo spendere tale valuta per acquistare una selezione non particolarmente ricca, ma ben assortita, di attacchi speciali ad uso limitato, bombe e scudi di protezione. Menzione a parte merita la gestione dei satelliti di aiuto (i cosiddetti Funnels o Bits) che accompagnando l’astronavina vi aggiungono potenza di fuoco: sarà possibile riposizionarli a fronte di un semplice sfioramento del touch screen del Wii U Gamepad. Tale innovativo apparecchio, alla base della proposta hardware della nuova console, trova ulteriore impiego in vari e interessanti modi. Innanzi tutto un secondo giocatore potrà unirsi all’azione, usando un Pro Controller o classico Wii-Remote, avendo quindi lo schermo della TV tutto per se e muovendosi a piacimento intorno alla cellula-pianeta. Durante il gameplay in solitaria invece lo schermo ausiliario mostra una dettagliata mappa dell’azione, che sarà però difficile riuscire a guardare distogliendo lo sguardo dal combattimento anche pochi secondi, visto il concitato ritmo di gioco. Al termine di ciascuna serie di livelli viene offerto uno scontro con quattro giganteschi e colorati boss, che purtroppo risultano piuttosto facili da sconfiggere, lasciando la sensazione di un’opportunità perduta. Il bilanciamento della difficoltà non è in genere particolarmente azzeccato, con alcune tra le ultime sequenze molto accessibili e un terzo livello particolarmente ostico e affidato al caso.

Conclusioni

Siamo abituati a farlo nello spazio profondo, e qualche regola è cambiata, ma in linea di massima la natura segue regole ben precise e ciò che è infinitamente piccolo ha veramente proporzioni e strutture in parte somiglianti al cosmo infinito. Come le rosette piramidali del broccolo romanesco, grandi sul fondo e minuscole in cima, pianeti, asteroidi e corazzate aliene ricompaiono ancora una volta nel mirino dei nostri cannoni, ma questa volta decisamente all’estremo opposto della scala frattale che governa l’universo. Il gioco è bello e divertente, costa poco. Non dura a lungo, ma lascia un’ottimo sapore.
Dopo le poche ore necessarie a completarlo, il giocatore avrà a disposizione una modalità sopravvivenza e leaderboard per le quattro serie o anche i singoli livelli. Sono un bel pò di highscore da battere, sia nella propria lista amici che a livello globale: come spesso capita negli sparatutto old-school, la longevità proviene da quanta voglia si ha di impegnarsi a primeggiare, ma qui in particolare non c’è molto altro. A tal proposito, siamo al momento in attesa di una patch urgente, visto che per un grave bug le bandierine dei paesi coprono il ranking dei giocatori, rovinando parzialmente la singola funzione più importante del gioco.

Consigliato a chi: riesce a trovare contesto e finalità anche nei giochi che di per sè non si preoccupano di offrirne. E/o vuole subito vedere che può fare l’hardware del Wii U. Nano Assault Neo è un videogioco-haiku, tanto bello a vedersi quanto breve da terminare…La prima volta.

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