Il ritorno del telefono invulnerabile

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Si apprezzano i cellulari per le funzionalità offerte, il grande schermo luminoso o l’autonomia della batteria, ma queste doti non bastano, da sole, al raggiungimento dell’immortalità. Anche i modelli oggetto di un vero e proprio sentimento di adorazione sono ben presto destinati all’obsolescenza, soppiantati invariabilmente dalle nuove generazioni, sempre più lucide e allettanti. Non c’è immobilità nel mondo delle comunicazioni, nessuna certezza di durare a lungo. Tranne in un singolo caso: quello del telefono che non poteva essere infranto. Passano i secoli e cambiano le dinastie al potere, mentre i regni degli uomini ritornano nella polvere da cui erano faticosamente emersi; sopravvive soltanto quell’unico, impareggiabile oggetto. Internet, che risuona perennemente del suo nome, ne ha fatto un meme culturalmente diffuso, basato unicamente sulla reputazione di quel sublime prodotto della Svezia, paese di vichinghi, blocchetti e mobili corazzati…Però addirittura un tale concentrato di berillio e selenio, forgiato nelle fiamme del Monte Fato, battuto sull’incudine di Vulcano con il martello di Thor e immerso nell’acqua del fiume Stige, ha raggiunto infine l’età del suo pensionamento. Quindi, chi sarà mai il Nokia 3310 del nuovo millennio? Per guadagnarsi l’ambito onorifico il successore dovrebbe saper fare al meglio tutte quelle cose che all’epoca erano state anticipate, in qualche forma, dal suo nobile predecessore. Inviare messaggi via E-Mail e Facebook, piuttosto che semplici SMS. Navigare su Internet, al posto del vetusto protocollo WAP. E far girare perfettamente le molte declinazioni di Angry Birds, come concessione all’intera generazione dei teenager cresciuti giocando al sinuoseggiante, blocchettoso Snake. Stiamo parlando, quindi, di uno smartphone. Non uno di quelli fatti in plastica e alluminio, più leggeri dell’aria e altrettanto consistenti. E neppure il favoleggiato iPhone, tanto resistente ai graffi quanto capricciosamente crepato in seguito a cadute o scivolate accidentali. Questo qui è il Pioneer P80w, un dispositivo dual-sim che può essere pugnalato, martellato e usato per aprire una noce (utile funzionalità accessoria) senza subirne in alcun modo le conseguenze. La sua leggenda è soltanto all’inizio.

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Le isole indipendenti, specie se lo sono da un tempo medio-lungo, tendono ad avere un particolare primato culturale o tecnologico, in grado di renderle conquiste ambite dai loro vicini, anche quelli più popolosi ed estesi. Cipro, tardìvo residuo dell’Impero Romano d’Oriente, venne invasa nel 1570 da 60.000 soldati ottomani, che volevano un accesso privilegiato alle ricchezze dell’aristocrazia clericale latina, orgogliosamente rinchiusa nei suoi imprendibili castelli di  Nicosia e Famagosta. Oggi, come per altre multi-nazionali dell’elettronica con sede a Taiwan o nei molti arcipelaghi cinesi e coreani, analogamente circondate dai flutti oceanici, in questo luogo antico sorge un moderno stabilimento: il suo nome è Prestigio. Questa forte realtà commerciale, tra le prime dei paesi dell’EMEA, ha la caratteristica ulteriore di aver dato occasionalmente i suoi prodotti in concessione ad aziende più famose come, in questo caso, la giapponese Pioneer, gigante indiscusso dell’audio. Il cellulare oggetto del video, infatti, altro non sarebbe che un fantastico Prestigio Multiphone 4500, ribrandizzato ad-hoc per i paesi dell’Asia e dell’Occidente.
In questo secondo video possiamo assistere ad un’ulteriore prova tecnica di brutalizzazione, effettuata stavolta dalla testata bulgara Laptop.bg. L’approccio procedurale dell’addetto risulta essere, in questo caso, decisamente più efficace, e ancora una volta il punto debole di questi telefoni si dimostra essere la semplice caduta in terra. Il favoleggiato Gorilla Glass, questo vetro così impervio che: “Viene usato anche per le cabine degli elicotteri” (frase molto amata dal marketing delle compagnie solite al suo impiego) è pur sempre incapace di piegarsi, mantenendo la sua integrità strutturale come fatto dalla comune plastica. La picconata finale, tipico overkill di matrice vagamente videoludica, suggellerà con fatality la sua distruzione. Con l’aumento della complessità dei dispositivi, cala inevitabilmente la loro durevolezza. Eppure, non ci sono oggi delle alternative altrettanto valide a quell’impareggiabile arnese. Il Medioevo è finito da tempo.
Si dice che gettando a terra un Nokia 3310, si potesse ottenere l’unico risultato di rompere il pavimento. Se l’invasione dei turchi fosse avvenuta appena 443 anni più tardi, dalle mura degli alti castelli non sarebbe piovuto del semplice olio bollente. Gli avrebbero lanciato il secondo telefonino più duro al mondo. E Nokia, con le sue flotte di drakhar dotati di terribili munizioni telematiche, sarebbe diventata un impero, di quelli in cui sorge e tramonta il sole.

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