Prova su strada una Camaro, terrorizza il venditore

Pepsi Camaro

Difficile il mestiere del venditore d’auto usate. Occorre saper bilanciare i propri interessi con quelli di colui che hai davanti, comprenderlo e interpretare i suoi bisogni. Fidelizzare il cliente è importante, ma talvolta ci si ritrova a lusingarlo per poi spingerlo, al momento giusto, in direzioni diametralmente opposte alla sua idea di partenza. Macchine come la Chevrolet Camaro, sportive potenti ma relativamente compatte ed economiche, costituiscono il sogno americano di molti adolescenti neopatentati. E insieme a loro, l’abbiamo visto succedere spesso al cinema e in TV, finiscono per affascinare gli uomini di famiglia che stiano attraversando un’impegnativa crisi di mezza età.
La scena è delle più tipiche. Un individuo con l’aria da intellettuale, barba e occhiali, si lascia convincere ad effettuare la prova su strada di un’auto fuori dal comune, tanto bella quanto inutile nella vita di ogni giorno. Gira la chiave, avvia il motore e si ritrova subito a combattere con la sensibilità dei pedali. Dopo un paio di sobbalzi, l’addetto alla vendita inizia a porsi qualche interrogativo, ma non sembra ancora preoccuparsi. Poi, con l’aumentare della velocità, si concretizza quello che potrebbe definirsi l’incubo della sua categoria: fare da passeggero a un folle spericolato, determinato a rendergli la vita impossibile. Brusche accelerate, sgommate e testacoda… Roba da tutti i giorni per Jeff Gordon, il quattro volte campione dello sport motoristico più seguito negli Stati Uniti, l’onnipresente formula NASCAR.

Leggi tutto

Un pony ballerino che fa il moonwalk

Pony H3G

Il dressage, l’arte di far ballare i cavalli, talvolta non è altro che l’imposizione sugli animali di un canone d’eleganza esclusivamente umano. Dal ronzino al corsiero, dal palafreno allo stallone, fino ad ora non c’era mai stato un equino che avesse di sua iniziativa messo in pratica un vero e proprio passo di danza. Eppure, a giudicare dalla nuova pubblicitá online della compagnia telefonica Tre/H3G, per dare inizio alla festa bastava saper cercare bene e metterci la colonna sonora giusta: ecco ThePonyMixer, un canale di YouTube il cui video principale, nel giro di appena 24 ore, è già diventato il protagonista di caleidoscopiche .gif animate, parodie e discussioni senza fine sulle board d’intrattenimento e nei principali social network. Il protagonista è un simpatico pony, del tipo classico delle Highland scozzesi, che s’improvvisa l’emulo quadrupede di Michael Jackson e camminando all’indietro, con fare sciolto e disinvolto, si fa un giro tutto intorno all’antico menhir, per poi arrivare a ritmo di musica nei quattro angoli della più alta scogliera locale. Fermandosi (per sua fortuna) a pochi centimetri dal baratro abissale. L’aspetto più singolare e divertente della scena, realizzata ovviamente con l’assistenza del computer, è proprio il modo improvviso e spontaneo con cui il pony sembra aver sviluppato questa sua velleità così tipicamente umana, che anzi a un certo punto si preoccupa persino di nascondere dagli occhi del suo ignaro padrone, casualmente di passaggio su di un grosso trattore.

Leggi tutto

L’eroica palla che polverizza campi minati

Mine Kafon

>Giorno 56: il deserto brucia di 360 straordinarie possibilità. Ieri ho rotolato tutto il giorno verso Est, direzione del Levante variabile tra gli 89 e 91 gradi. Il mio nome è Mine Kafon, sono la palla spiniforme con placche a pressione concepite per causare l’esplosione delle mine antiuomo. Il vento mi spinge attraverso le dune sabbiose che assediano Kabul, nel turbinoso Afghanistan. Il mio inventore, Massoud Hassani, ha raccolto online i fondi per costruire me e centinaia delle mie sorelle, vivaci e imprevedibili creature di bambù dotate di ricevitore GPS, con l’obiettivo di liberare il mondo da un nemico orribile e silenzioso. Non abbiamo volontà, non siamo amichevoli e giovali robot asserviti agli scopi più meritevoli della società umana; ma abbiamo una missione. E continueremo a rotolare finché non l’avremo assolta.
>Giorno 57: si dice che non ci sia più grande gioia che il vivere facendo ciò che si ama. Una semplice mina non basterà certo a eliminarmi: sono una struttura leggera e sacrificabile, ma il mio nucleo elettronico è sempre ben lontano dal pericoloso suolo su cui vagherò ancora a lungo, in cerca della mia esplosione. Quando verrà il momento, lo scoppio mi solleverà in aria, separandomi forse da una buona parte dei miei bastoni locomotòri e scagliandomi a metri di distanza. Ma so che per ciascuna stecca di bambù perduta centinaia di chilometri di deserto, individuati a distanza grazie all’aiuto di satelliti geostazionari, saranno stati registrati a beneficio dei creatori come privi di pericolo. Alle bombe non basta esplodere per essere appagate; sono state costruite per causare dolore e paura, finalità tortuose e più complesse da realizzare. Non sono come me. Felici, nell’attesa.

Leggi tutto

Dipinge un quadro in 90 secondi, ma c’è la sorpresa

D.Westry

Tra i concorrenti dei talent show moderni, non più dedicati a un solo tipo di spettacolo, per ciascun episodio è previsto che qualcuno vada oltre il “semplice” ballare, cantare o suonare uno strumento. Spesso si tratta di un professionista del palcoscenico dotato di mezzi non convenzionali, in grado di creare un minuto di valido intrattenimento usando una particolare o strana performance di sua invenzione; qualche altra volta, invece, il presunto showman è stato in realtà chiamato dagli autori solo per rivestire il ruolo della macchietta. Un individuo simpatico ma incompetente, che dovrebbe spezzare il ritmo televisivo, volente o nolente, usando la sua naturale faccia tosta. Nei rari casi in cui tali programmi dovessero andare in onda in diretta, come per Anderson’s Viewers Got Talent, rubrica del quasi omonimo talk show statunitense condotto da un famoso giornalista della CNN, il fatto che stia per verificarsi l’una o l’altra conclusione, all’insaputa persino dei presenti in studio, può dare vita ai migliori colpi di scena della TV generalista. Un’eventualità che si palesa gradualmente, ma in maniera sempre più forte e infine travolgente, nella crescente e gustosa incertezza dei tre giudici presenti all’esibizione di questo pittore velocista, ovvero un praticante del cosiddetto speed painting, mentre realizza il suo intero quadro nel pochissimo tempo a disposizione. Cortese interesse… Leggera perplessità… Dubbio… Delusione… e poi… Si ribalta la situazione.

Leggi tutto