Tutto ciò che abbocca da un tombino texano

Sewer Fishing

Il giovane pescatore, inchinato in prossimità del marciapiede, solleva trionfale la risplendente preda: un pesce gatto di almeno un paio di Kg. Siamo a pochi metri dall’uscio di casa sua, senza neppure l’ombra di uno specchio d’acqua a portata di sguardo. L’animale pare essersi materializzato dal più puro asfalto. Finché non si nota quel metallico coperchio, con la dicitura di STORM sewer (fognatura di scarico dell’acqua piovana, nulla più) dalla cui presa d’aria ancora emerge un lungo filo. Assicurato ad un solido galleggiante metallico e largo poco più del buco, del  che ora giace lì, semi dimenticato. Un piccolo capannello di vicini, accorsi per assistere all’ennesima impresa di quella che è diventata una vera e propria piccola celebrità locale a Katy, TX, si lascia andare ad uno spontaneo applauso, dando prova di comprendere almeno in parte la cruda bellezza di un simile gesto, oppure il senso che esso potrebbe assumere in un contesto suburbano moderno. Trascorsi i 30, 40 secondi di gloria Kyle Naegeli, detto “[L’uomo] che Sussurra ai Pesci” rigetta pietosamente la sua preda nella grande apertura da cui l’aveva estratta, ovvero il chiusino che corre parallelo alla strada. Voglio dire, già la carne di pesce gatto non è esattamente pregiata, ma mettersi a mangiarne uno fuoriuscito dal sottosuolo di una città da 14.000 abitanti… Confuso ed estasiato, un ipotetico visitatore proveniente da lontano, dopo una breve stretta di mano amichevole con il campione, non potrebbe fare a meno di chiedersi: “Com’è possibile che siamo giunti fino a questo?” Si, è successo…Per gradi. Resta perciò del tutto ovvio che a nessuno, in condizioni normali, sarebbe venuto in mente di mettersi a catturare il pesce in un siffatto modo. Due cose servivano: il desiderio, ed il pretesto.
Una possibile origine remota di una tale situazione non è difficile da immaginare. Del resto, l’abbiamo visto succedere in dozzine di film e telefilm. Il bambino americano dell’iconica suburbia, che cresce all’interno di una di quelle spaziose villette a schiera con giardino ma praticamente nessun accenno di recinzione o barricate contro il mondo esterno, finisce talvolta per considerare la stessa strada come parte del suo parco giochi elettivo, e coi compagni corre, ride, va in avanscoperta. Nulla può nascondere un segreto, ad un dodicenne con la torcia elettrica, che sdraiandosi in maniera non proprio igienica presso il più vicino ingresso per il mondo sotterraneo, vi scorge di sfuggita un’ombra che lo scruta di rimando, quindi si agita e poi scappa via. Lo scenario è ipotetico ma l’età precisa, perché noi sappiamo, dalle svariate interviste rilasciate un paio di anni fa, che tutto ebbe inizio all’epoca delle scuole medie, quando Kyle si ritrovò a fare una scommessa per gioco e 5 dollari con il suo padre scettico: “Ci sono i pesci nel chiusino ed io li prenderò. Dovrai ammetterlo, e la pagherai.” Una, due, tre ore. Uno, due, tre giorni?! (In merito a questo, non abbiamo idea) trascorsero privi di eventi, finché il fato non venne a compiersi, dando l’inizio a questa lunga saga. C’erano i pesci nel sottosuolo texano, c’erano quelli e molto d’altro ancora. E lui, l’eroe per caso del quotidiano, avrebbe dimostrato tutto questo al popolo di Internet, o in altri termini, l’intero mondo di coloro che hanno ancora voglia di sorprendersi, e gioire. Scattanti minnows (gen. Pimephales) agili bluegills (Lepomis macrochirus) pesanti pesci persici e poi soprattutto lui, l’eterno spazzino dei fondali fangosi o in genere poco puliti. Il gattone che può crescere fino a più metri d’inquietante presenza, benché ciò porterebbe assai probabilmente ad un intasamento sconsigliabile del valico fognario! Il Fish Whisperer raccontava all’età di 16 anni (2014) di aver già catturato almeno 200 pesci con il suo metodo e varie tipologie d’esche, delle più diverse dimensioni e tipologie. Per non parlare della volta, a maggio del 2015, in cui abboccò qualcosa di ancor più stupefacente…

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