Con Wii Motion Plus Nintendo entra nella quarta dimensione

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Questo venerdì 12 giugno vedrà l’introduzione sul mercato europeo, e quasi contemporaneamente in migliaia di case, dell’IDG 600, il processore a basso costo che permette il funzionamento della prima applicazione commerciale di una tecnologia definita M.E.M.S. (Micro-Electro Mechanical Systems). Il Wii Motion Plus, l’ennesimo accessorio di controllo proposto da Nintendo,  è infatti basato su un brevetto della compagnia californiana InvenSense in grado di fornire “controllo basato sul movimento con rapporto di 1:1”.  Questa piccola ed economica estensione dei telecomandi per Wii  (del costo di 19.90€, ma sono previsti anche diversi bundle) è stata concepita per assisterli nel riprodurre su schermo l’effetto reale dei gesti del giocatore, fornendo al sistema una lettura dello spostamento precedentemente non disponibile, ma di importanza fondamentale: potrebbe addirittura definirsi la “quarta dimensione” del motion gaming. 

Gli accelerometri del Wii rilevano direttamente il moto sugli assi X e Z, e dal mutamento del rapporto tra questi la rotazione del dispositivo stesso. Si tratta di una soluzione concettualmente elegante, economica ed efficente. Ogni cambiamento di questi due valori viene tradotto in modo sempre affidabile in dati utili al software, con risultati relativamente realistici. I migliori giochi basati su questa metodologia, come il geniale Wii Sports, possono fornire approssimazioni, credibili e divertenti, di una gamma piuttosto completa di gestualità e movimenti. Una lettura più completa viene invece fornita quando il telecomando è rivolto verso la barra posta sul televisore, misurando tramite un sensore ad infrarossi la distanza ed il posizionamento in relazione alle due fonti luminose al suo interno. Quando il giocatore tiene il telecomando nell’area coperta dalle due luci, e rivolto verso il televisore, la console conosce perfettamente la posizione dello stesso nello spazio tridimensionale. In questa unica situazione ideale, il Wii dispone di un perfetto dispositivo di puntamento: tutti gli FPS prodotti per questo sistema, dal pioneristico Red Steel alle varie conversioni di Medal of Honor e nell’ottimo Metroid Echoes dei Retro Studios si trova primariamente l’utilizzo di tale meccanismo. La precisione è paragonabile o superiore a quella di un mouse per computer, e nel tipico setup di gioco è infatti previsto l’utilizzo del Nunchuck nel ruolo di “tastiera” analogica. E’ naturalmente richiesta la massima precisione e mano ferma, e manca quindi del tutto la naturalezza e spontaneità della tipica partita a Wii Sports; il successo di pubblico, e le vendite, di queste due tipologie di prodotti non sono neanche paragonabili. Nintendo ha capito immediatamente che i due stili di gioco non erano compatibili. Nessuno dei giochi più venduti per Wii si avvale di un qualunque grado di precisione realistica (con la possibile eccezione di Mario Kart, che però tiene conto dell’unica rotazione del volante). La tecnologia per farlo, semplicemente, non era pronta al momento del lancio.

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Fast forward al 2008: esattamente un anno fa, durante la conferenza annuale di Los Angeles la Nintendo presenta in contemporanea Wii Motion Plus e la sua Killer Application, Wii Sports Resort. Questo gioco incredibilmente promettente, destinato molto probabilmente a diventare un nuovo fenomeno del marketing pop, è il primo vero seguito del pack-in (gioco incluso con la console) più significativo nella storia dei videogames. Una serie di attività, talvolta sportive – tiro con l’arco, paracadutismo, basket – talvolta giocose – lancio del frisbee ad un simpatico cagnolino, kendo con spade di gomma – sono finalmente comandate dal giocatore con assoluta e totale precisione. Il gioco è stato mostrato nuovamente all’E3 di quest’anno, forse unico high point, insieme al nuovo Metroid di Itagaki, di una conferenza generalmente piuttosto sotto-tono. Ecco lo scenografico trailer proiettato sul palco:

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Il sensore utilizzato dal Wii Motion Plus è un giroscopio a tuning fork (modificazione a bivio), un concetto originariamente inventato dallo scienziato inglese F.W. Meredith nel 1942, allo scopo di fornire ai piloti della Royal Air Force una lettura sull’inclinazione dei flap e degli alettoni dei loro aereoplani da guerra. Non misura lo spostamento assiale  o la distanza, la rapidità o l’angolazione come gli altri dispositivi del Wii – in quanto giroscopio rileva direttamente la rotazione. Usato insieme ai sensori gia presenti nel telecomando, rende immediatamente obsoleta la pratica definita Wii waggling, ovvero agitare a caso il telecomando per ottenere lo stesso risultato di un movimento preciso e realistico. In ciascuna delle attività di Wii Sports infatti, come nella maggior parte degli altri giochi sportivi per questo sistema, non era raro che con appena qualche decina di minuti di pratica si scoprisse il modo “sleale” di giocare. Dato che gli accellerometri rilevano la rotazione in modo indiretto, chiunque può ingannarli. Basta una ricerca su Youtube per trovare innumerevoli esempi di quanto sia facile snaturare lo spirito attivo di questi giochi, limitandosi ad effettuare una leggera torsione o spinta con il polso  (un caso limite: Lazy Wii Sports). La commercializzazione di Wii Fit, in effetti, potrebbe essere vista proprio come il tentativo, ancora una volta riuscitissimo, di preservare l’immagine legata al mondo dello sport e del fitness di questa console tanto innovativa.

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Sul fronte dei giochi, la situazione sembrerebbe farsi realmente interessante a partire dal mese prossimo. Il supporter third-party più importante della periferica si sta rivelando essere il colosso statunitense Electronic Arts; a loro Nintendo ha riservato il compito di fare da “apri-pista” per il nuovo accessorio, con l’atteso ed esclusivo Grand Slam Tennis, un gioco che adotta saggiamente uno stile grafico in stile cartoon, semplice, immediato e privo di eccessivi dettagli o complicazioni. E’ la strada vincente sviluppando su Wii, una console che dal punto di vista delle capacità tecniche resta pur sempre indietro di almeno mezza generazione. La Sega entra in competizione diretta con la sua serie arcade Virtua Tennis,  proponendo una conversione della nuovissima edizione 2009 – trattandosi di un adattamento da console più potenti e sistemi di controllo più semplici, sarà necessario un lavoro a regola d’arte per poter competere ad armi pari. Nei primi di luglio invece, ancora Electronic Arts esce con il nuovo episodio della stimata serie di giochi di golf intitolata allo straordinario campione Tiger Woods. Se l’approccio sarà realmente simulativo, credo che l’impatto avuto dal giroscopio sul realismo sarà assolutamente senza precedenti nell’ambito di questo genere relativamente di settore. Chi volesse cimentarsi in un gioco di combattimento dovrà purtroppo aspettare fino ad ottobre, con l’uscita di Red Steel 2, per provare ad emulare Hiro Protagonist e la sua katana da redneck affettando nemici immaginari di fronte alla TV. 

Il 24 luglio, invece, arriva l’Emergence Day: Wii Sports Resort inizierà ad invadere i negozi, le pubblicità televisive, i gruppi di discussione online, Facebook e la blogosfera. L’unico dubbio è _quanti_ milioni di copie verranno venduti nelle prime settimane; personalmente, non sarei sorpreso se finissimo per averne un gioco molto ben realizzato e divertente. Anche se una volta mirava ad un pubblico più difficile da soddisfare, la Nintendo sa ancora come mettere insieme esperienze innovative, forse prima ancora che prodotti vincenti.

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